In Alto Adige esplosione di contagi (+55%), maglia nera in Italia. Trentino, situazione sotto controllo
Nell’ultima settimana +55% contro il 16% nazionale: il Trentino è a +12. Bolzano maglia nera per i vaccinati, fermi al 66,9% contro il 73,8% di Trento
ROMA. L’Alto Adige svetta come performance negativa nell’ultimo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.
Se in Italia la percentuale di nuovi contagi segna un +16,6%, in Alto Adige siamo a +55,2%, il dato peggiore d’Italia, con 249 casi positivi per 100 mila abitanti. Sta meglio il Trentino che segna +12,3%, con 94 casi attualmente positivi ogni 100 mila abitanti.
Per quanto riguarda la situazione degli ospedali l’Alto Adige è all'11% di posti occupati contro il 5% nazionale (e della Provincia di Trento), dato peggiore a livello italiano, mentre è al 4% l’occupazione delle terapie intensive, in linea con quella italiana (Trento è al 2%).
Una situazione, quella altoatesina, che va di pari passo con le vaccinazioni. In provincia di Bolzano i vaccinati (con ciclo completo) sono il 66,9% contro il 75,7% in Italia (e il 73,8% del Trentino).
Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE rileva nella settimana 27 ottobre-2 novembre 2021, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (29.841 vs 25.585) e una sostanziale stabilità dei decessi (257 vs 249) .
In aumento i casi attualmente positivi (84.447 vs 75.046), le persone in isolamento domiciliare (81.070 vs 72.101), i ricoveri con sintomi (2.992 vs 2.604) e le terapie intensive (385 vs 341).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
Decessi: 257 (+3,2%), di cui 15 riferiti a periodi precedenti
Terapia intensiva: +44 (+12,9%)
Ricoverati con sintomi: +388 (+14,9%)
Isolamento domiciliare: +8.969 (+12,4%)
Nuovi casi: 29.841 (+16,6%)
Casi attualmente positivi: +9.401 (+12,5%).
«Nell’ultima settimana – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE –si conferma a livello nazionale un incremento dei nuovi casi
settimanali, seppure più contenuto rispetto alla precedente (+16,6%)».
L’aumento della circolazione virale è ben documentato dall’incremento registrato nelle ultime due settimane sia del rapporto positivi/persone testate (da 3,6% a 8,2%), sia del rapporto positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 4,3%).
In tutte le Regioni tranne Marche, Molise, Piemonte, Sicilia e Umbria si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi.
43 Province hanno un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Veneto tutte le Province superano tale soglia. Solo la Provincia di Trieste, con 376 casi per 100.000 abitanti, supera la soglia dei 150.
«Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – si registra un incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +14,9% in area medica e +12,9% in terapia intensiva».
In termini assoluti, il numero di pazienti Covid in area medica è passato da 2.371 del 16 ottobre a 2.992 del 2 novembre (+26%) e quello nelle terapie intensive da 338 del 25 ottobre a 385 del 2 novembre (+14%). A livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso (5% in area medica e 4% in terapia intensiva) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica.