Maltempo

Il paradosso di Venezia: l’acqua alta è «poco alta» e la Basilica di San Marco finisce in ammollo

Le paratie del Mose scattano solo quando la marea raggiunge quota 110 centimetri ma il meteo dava “solo” 105 centimetri e così le operazioni di innalzamento sono state fermate



VENEZIA. Il Mose non si alza, perché la marea non raggiunge il limite minimo previsto, ma la basilica di San Marco, a Venezia, va comunque in sofferenza, invasa dall'acqua. È accaduto stamane (5 ottobre), complice lo stravolgimento, in positivo, delle previsioni meteorologiche.

Le paratoie a mare a difesa della laguna erano pronte a levarsi per la prima volta quest'autunno con una minima di marea di 110 centimetri già dall'alba, ma alla conferma delle previsione che l'acqua si sarebbe fermata al massimo a 105 centimetri le operazioni di innalzamento delle barriere mobili sono state stoppate nella notte.

Tutto bene per il centro storico in generale, ma non per le parti più basse della città, come il sestiere di San Marco, che va a fondo con soli 80 centimetri.

Poco dopo le 11 si è capito che il “salotto buono” del capoluogo lagunare non sarebbe stato risparmiato: prima l'acqua della laguna ha invaso per qualche centimetro la piazza, lasciando solo qualche piccola area dei “masegni” scoperta, poi ha aggredito la Basilica di San Marco, dove da fine agosto sono iniziati i lavori per mettere il sicurezza almeno il nartece, l'ingresso dell'edificio sacro.

Venezia, il Mose non si alza e San Marco si allaga

L'acqua alta a Venezia ha raggiunto la Basilica e il cantiere dei lavori per salvaguardarla. Il Mose non si è alzato perché l'alta marea non è stata...abbastanza alta: "solo! 105 centimetri anziché i 110 che avrebbero comportato l'avvio dei lavori per alzare le paratie

La marea con la sua anima corrosiva ha cominciato a risalire gli angoli laterali, sfiorando i marmi policromi delle colonne, come il porfido rosso, il verde antico e il nero di Aquitania, e i mosaici bizantini.

Gli operai che stavano lavorando alle opere di difesa dell'atrio hanno dovuto interrompere i lavori per la supremazia dell'acqua salata.

«Sembrava che la marea se ne fosse andata, che stesse scendendo - dice il primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin - poi improvvisamente è risalita e si è impadronita del nartece».

Per domani la situazione meteorologica è data in miglioramento, almeno sulla carta: in mattinata si prevede una massima di marea di 1 metro e per giovedì di 95 centimetri.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Sanità

Ostetricia e ginecologia del Santa Chiara, la guida a Fabrizio Taddei

Dopo aver guidato il reparto a Rovereto e negli ultimi tre anni a scavalco con l'ospedale di Trento, ora passa esclusivamente al capoluogo, mentre al Santa Maria del Carmine gli subentra Pietro Dal Rì, attuale titolare della struttura semplice chirurgia ginecologica endoscopica