L'EMERGENZA

Coronavirus. Fase 2, cosa cambia dal 4 maggio: per gli spostamenti poco

Via libera a visite a familiari. I negozi riaprono il 18 maggio. Il distanziamento sociale rimane la chiave per uscire dall'emergenza, anche sul lavoro



ROMA. Gli italiani dovranno convivere a lungo con mascherine, guanti e gel. E anche dopo il 4 maggio, quando si allargheranno leggermente le maglie delle restrizioni, dovranno fare a meno di abbracci e strette di mano.

Da quel giorno, saranno però permesse le visite ai familiari, purché non si trasformino in rimpatriate, mentre saranno ancora vietati gli spostamenti da regione a regione, anche se sarà "consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". 

Il distanziamento sociale resta un punto fondamentale, anche per il lavoro: la raccomandazione è sempre quella di svolgerlo, dove possibile, dal proprio domicilio. 

- SPOSTAMENTI: dal 4 maggio sarà possibile far visita ai parenti, che vivono all'interno della regione, ma non saranno permesse le riunioni di famiglia. Ancora in ballo la decisone sull'autocertificazione per gli spostamenti nel comune, resterà per gli altri spostamenti. Resta il divieto di spostamento al di fuori della regione, "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute". 

- SCUOLA: Gli studenti non torneranno sui banchi fino a settembre. Il governo sta lavorando per definire le modalità per far svolgere "in presenza, ma in piena sicurezza" gli esami di Stato.

- SPORT: può ripartire l'attività motoria individuale anche distante da casa. Dal 4 maggio via libera anche ad allenamenti dei professionisti per le discipline individuali. Per gli sport di squadra la data è il 18 maggio.

- I PARCHI E GIARDINI PUBBLICI: riapriranno il 4 maggio. L'orientamento è di permettere che all'aperto possa stare vicino un numero molto limitato di persone se componenti di una stessa famiglia. Resteranno chiuse le aree per i bambini.

- EDILIZIA: ripartono oggi (27 aprile) le attività produttive e industriali prevalentemente votate all'export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Al ministero delle Infrastrutture è stato firmato un protocollo che prevede un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell'accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni. Sempre domani riparte il commercio all'ingrosso funzionale ai settori dell'export e all'edilizia.

- CANTIERI PRIVATI: Dal 4 maggio partono tutte le attività di manifattura, il commercio all'ingrosso e i cantieri privati. In attesa sarà possibile preparare gli ambienti di lavoro.

- CIBO D'ASPORTO - Dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio. 

- NEGOZI E PARRUCCHIERI: Il commercio al dettaglio ripartirà il 18. L'obiettivo è evitare che ci siano orari di punta, prevedendo aperture e chiusure diverse fra le varie attività. Parrucchieri ed estetisti dovranno aspettare il primo giugno.

RISTORANTI E MUSEI: I musei riaprono il 18 maggio. La data giusta per i ristoranti dovrebbe essere il primo giugno. La Federazione italiana pubblici esercizi ha approvato un protocollo che prevede: un metro di distanza tra i tavoli, porte di ingresso e uscita differenziate, pagamenti preferibilmente digitali al tavolo, pulizia e sanificazione.

- MEZZI PUBBLICI: Gli orari diversificati di apertura e chiusura delle attività imporrà una rimodulazione del servizio pubblico, che comunque dovrà essere potenziato nelle ore di punta. Le linee guida allo studio prevedono inoltre: termoscanner in tutte le stazioni e gli aeroporti, obbligo su tutti i mezzi di trasporto (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro) distanziamento dei passeggeri, mascherine, biglietti sempre più elettronici, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali

- FUNERALI: nessun via libera alle messe. Dal 4 maggio saranno permessi i funerali, ma con la sola presenza dei familiari del defunto, per un massimo di 15 persone.













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