Arcigay: «Delusi dalle parole di Sofia Goggia sugli omosessuali nello sci»
«Sofia chieda scusa» scrive Marco Arlati. E sui social scoppia la polemica
MILANO. "Sono molto deluso dalle dichiarazioni dì Sofia Goggia. Sono sbagliate e fanno riferimento a una mentalità vecchia!". Inoltre "danno la percezione del pensiero che purtroppo aleggia ancora nel mondo sportivo. Gli atleti e le atlete sono tali indipendentemente dal genere, dall'identità dì genere e dall'orientamento sessuale".
A scriverlo sui social è stato oggi, 17 aprile, Marco Arlati, presidente Arcigay Bergamo Cives criticando alcuni passaggi di un'intervista pubblicata sul Corriere della Sera della campionessa olimpica nella discesa libera.
Nella bufera sono finte alcune considerazioni della sciatrice bergamasca che rispondendo alla domanda se ci siano o no omosessuali tra gli atleti, ha detto: "tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitz...", ritenuta la più bella e difficile pista di discesa libera di Coppa del Mondo.
A ciò si aggiunge anche la sua opinione sui transgender che gareggiano con le donne: "A livello di sport - ha detto - un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo che sia giusto".
E poi ancora, sul fatto se si consideri o meno femminista: "Credo che le donne debbano lottare per i loro diritti, compresa la parità di retribuzione. Ma le donne sono donne; gli uomini, uomini. Non mi piace quando dicono: donna con le palle. Perché devi giudicarmi da quello che non ho, che non sono?".
Frasi che hanno sollevato critiche, come quelle di Arlati che, sul suo profilo Facebook, oltre a manifestare la delusione per le parole dell'argento olimpico, ha scritto: "Spero vivamente che Sofia si scusi e che capisca che le sue parole sugli atleti gay sono farcite di stereotipi sbagliati e senza senso e potrebbero alimentare odio verso la comunità lgbt".
Infine Arlati ha anche puntualizzato che "per quanto riguarda la questione transgender ci sono indicazioni precise dal Coni e dal Cio, che sono gli organi più idonei per dare indicazioni sui regolamenti".
"Ma niente niente pensava di fare la spiritosa? - ha twittato Anna Paola Concia, ex parlamentare Pd - Se dobbiamo dirla tutta allora, neanche le femminucce perbene si gettano giù dalla Streif di Kitz o no?".