Alarm Phone: segnalati annegamenti sul barcone alla deriva al largo della Libia
A bordo una cinquantina di persone. La ong: «Persi i contatti». Naufragio di Cutro, i morti salgono a 79: trovato un altro bambino, ora sono 33
ROMA. "Siamo scioccati. Secondo diverse fonti, decine di persone di questa barca sono annegate. Dalle h 2.28, dell'11 marzo, le autorità erano informate dell'urgenza e della situazione di pericolo". E' quanto si legge in tweet pubblicato da Alarm Phone, la ong creata da una rete di attivisti per allertare i soccorsi in mare, in riferimento al barcone con 47 persone a bordo segnalato ieri al largo della Libia.
"Ora ci sono tre navi mercantili sul luogo dell'emergenza: la Kinling, l'Atlantic Nord e la Basilis l. Non sappiamo se stiano effettuando un'operazione di salvataggio perché abbiamo perso il contatto con la barca. Ripetiamo: non restituirli forzatamente a #Libya !", prosegue la ong.
Stamattina un tweet di Alarm Phone annunciava che le persone in difficoltà sul barcone proveniente dalla Libia hanno chiamato di nuovo la ong. "Più di 24 ore dopo il nostro avviso iniziale alle autorità, sono esausti e ancora in mare, a combattere il vento e le condizioni meteorologiche avverse”.
Nella notte, la ong aveva twittato, a proposito dell'imbarcazione alla deriva da ieri tra le onde nel Mediterraneo centrale: "Abbiamo perso i contatti con le 47 persone e siamo molto preoccupati! La cosiddetta guardia costiera libica ci ha detto che le autorità italiane avrebbero coordinato i soccorsi ma non danno alcuna informazione. Le persone devono essere salvate e portate in salvo in Europa ora".
Intanto non si ferma la drammatica conta dei morti del naufragio di Steccato di Cutro (Crotone) di domenica 26 febbraio: le vittime salgono a 79, l’ultima recuperata in mare poco prima di mezzogiorno è un bambino.
Difficile presumere l'età per le pessime condizioni del corpo rimasto in acqua per 15 giorni. Qualche ora prima erano stati trovati i corpi senza vita anche di un uomo adulto e di un altro bambino molto piccolo. Sale dunque a 33 il numero dei minori deceduti nel naufragio e diventano 24 quelli compresi nella fascia d'età tra 0 e 12 anni.