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Genova, quel camion sul ciglio del baratro. Le immagini del disastro

«Ci riteniamo dei miracolati». Così Giulia, compagna di Gianluca, l'autotrasportatore di 28 anni che diventerà papà a settembre e che è rimasto appeso al camion durante il crollo del ponte Morandi. Gianluca, che lavora come autotrasportatore per un mobilificio, stava andando a lavorare. Giulia si trova al Policlinico San Martino, l'ospedale dove il camionista è stato trasferito. «Il mio compagno è rimasto appeso al suo camion: io penso che sia rimasto attaccato alla vita per amore del suo bambino che sta arrivando - ha detto Giulia -. Ora lo stanno operando, ha molte fratture ma non è in pericolo di vita. Del suo collega non si hanno ancora notizie. Non so di più perché non l'ho ancora visto e non vedo l'ora di poterlo abbracciare». Ecco le foto del ponte nel pomeriggio, poche ore dopo il disastro (foto Ansa)





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Trento, in Santa Maria la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate

Le cerimonie hanno previsto alle 11.30 lo schieramento in piazza Santa Maria Maggiore, alle 11.40 l' inizio della cerimonia, alle 11.50 l'alzabandiera ed alle 12 gli indirizzi di saluto delle autorità. Al termine la consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana e le Medaglie d'Onore ai famigliari di ex Internati Militari. Nel corso della giornata, nelle piazze Cesare. Battisti e Mostra, le Forze Armate espongono mezzi e materiali in dotazione (foto Claudio Libera)

2 novembre

Trento ricorda i caduti di tutte le guerre

Oggi, sabato 2 novembre, è la giornata di commemorazione dei Caduti di tutte le guerre: si è svolta a Trento la deposizione delle corone sulle lapidi a Palazzo Thun, poi al monumento ai caduti di piazza della Portela, infine la messa e la cerimonia al cimitero. Domani 3 novembre verrà celebrato il 106° anniversario dell’entrata delle truppe italiane in Trento, con la deposizione delle corone e dell’alzabandiera alla Fossa dei martiri al Castello del Buonconsiglio. LE FOTO (C.Libera)

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Matilde Lorenzi, l'addio con il Tricolore e il cappello di alpina

Con la preghiera dell'alpino, le note del silenzio militare suonato da una tromba e la benedizione del vescovo ausiliario di Torino Alessandro Giraudo si sono conclusi i funerali di Matilde Lorenzi, la giovane promessa dello sci italiano deceduta in un incidente mentre si stava allenando sui ghiacciai della Val Senales. Una folla commossa dentro la chiesa di San Lorenzo, a Giaveno, ha abbracciato la famiglia. La bara, coperta dal tricolore e con il cappello di alpina della sciatrice che gareggiava per il centro sportivo dell'Esercito, è uscita tra gli applausi. Tra i banchi c'era il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, la sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti, il sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito Salvatore Camporeale e il comandante delle truppe alpine Michele Risi. LE FOTO (Ansa)









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