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Vaia

Piné, messi a dimora 727 larici per i due anni dalla tempesta Vaia

Durante i giorni della tempesta Vaia, che ha colpito duramente il nordest italiano a fine ottobre 2018, l'altopiano di Piné ha perso 200.000 metri cubi di legname. Nonostante il lavoro incessante e l’impegno di ASUC e volontari locali, a distanza di due anni, il lavoro di esbosco non si è ancora concluso e i segni lasciati dal vento a 200 Km/h sono ancora ben visibili. Ed è qui che la startup Vaia ha organizzato il suo evento di commemorazione, per ripagare i suoi sostenitori con un’esperienza concreta, tangibile, circolare, al servizio dell’ambiente. Gli alberi messi a dimora sono stati 727, un numero simbolico che coincide con il numero esatto di giorni trascorsi dal distruttivo passaggio della tempesta.

La maxi valanga sulla Marmolada: "Un evento così solo ogni cent'anni"

Una valanga enorme, partita dalle creste della Marmolada (a oltre 3 mila metri di quota), che ha completamente distrutto la stazione di arrivo dell’impianto di risalita Fedaia-Pian dei Fiacconi, danneggiando gravemente anche il rifugio adiacente, a 2.600 metri di quota. Ora le Funivie Fedaia Marmolada puntano a rifare l’impianto, secondo un progetto già presentato alla Provincia di Trento: «La stazione di arrivo, in posizione più elevata e spostata rispetto a quella attuale, è sicura» sostiene l’imprenditore gardenese Alex Mahlknecht, che ha rilevato la vecchia cestovia dalla famiglia Graffer. Nel servizio – realizzato dai giornalisti del Trentino, Andrea Selva ed Elisa Salvi – sono evidenti i danni alle strutture provocati dalla valanga che – secondo le prime ricostruzioni – si sarebbe formata all’inizio di dicembre, in occasione delle nevicate abbondanti che hanno imbiancato le Dolomiti.









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