«Trentino Sviluppo, ruolo decisivo»

Olivi: «L’operazione Whirlpool ha segnato uno spartiacque». Utile di 398 mila euro: molte le iniziative per il territorio



TRENTO. Un patrimonio gestito pari a 1 miliardo e 100 milioni di euro, suddiviso in undici fondi che vanno dalle attività economiche alle aree industriali, dalla promozione delle imprese al marketing turistico, dall’artigianato ai brevetti. Un utile d’esercizio di 398 mila euro, al netto di accantonamenti per 2,7 milioni di euro. Questi i dati del bilancio d’esercizio 2015 di Trentino Sviluppo. Il documento contabile, approvato mercoledì dall’assemblea dei soci, chiude un anno particolarmente intenso su vari fronti di attività: dalle 500 aziende trentine coinvolte in attività di internazionalizzazione ai 1.200 contatti dello Sportello imprese, dalle 106 aziende seguite nei Bic fino alle operazioni che hanno permesso la reindustrializzazione di quattro importanti siti produttivi a Trento, Rovereto, Ala e Storo, generando investimenti privati per 54,2 milioni di euro e 340 nuovi posti di lavoro. Nel turismo il 2015 ha visto il decollo della guest card, con un più 50% di carte distribuite agli ospiti, e di una promozione supportata con sempre maggiore forza da web e social. Contestualmente le assemblee di Trentino Sviluppo e Tecnofin Trentina, riunite ciascuna anche in seduta straordinaria, hanno approvato il bilancio di fusione per incorporazione di Tecnofin Trentina in Trentino Sviluppo.

«Con l’incorporazione di Tecnofin Trentina - ha evidenziato l’assessore Alessandro Olivi - simbolicamente si evidenzia questo passaggio dal passato al futuro di una Trentino Sviluppo che ormai da qualche tempo ha radicalmente cambiato pelle. In un momento storico in cui tutto ciò che è pubblico sembra suscitare diffidenza, alcune operazioni ma soprattutto il nuovo metodo di lavoro che la società si è data fanno sì che quest’ultima rappresenti oggi nell’ambito delle società del sistema Provincia quella a cui sono affidate le politiche decisive per garantire un futuro alla nostra autonomia: la competitività del sistema economico e la produzione di nuova occupazione. Da essa passa quindi una parte importante di questo nuovo Trentino: rapido, veloce, integrato in un sistema di relazioni dentro e fuori il territorio».

«Questa è la Trentino Sviluppo che vogliamo – ha sottolineato ancora Olivi - non un mero braccio operativo delle politiche provinciali ma un’agenzia per lo sviluppo del territorio in grado di operare con i tempi, i modi, le prassi e anche lo spirito che assomiglia di più alle esigenze delle imprese. L’operazione Whirlpool in questo senso ha segnato uno spartiacque. Oggi abbiamo una struttura in grado di intercettare i talenti, le migliori energie che il territorio esprime, abbandonando le operazioni meramente conservative e supportando quelle parti di sistema che hanno i giusti fondamentali e che chiedono di essere accompagnate in percorsi di crescita, grazie anche ad una componente di servizi altamente qualificati».

«Il 2015 ci ha visti impegnati in un processo di riorganizzazione interna – ha ricordato Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo - culminato a marzo di quest’anno con la costituzione di una nuova direzione operativa composta da risorse giovani ed interne, nello specifico Mauro Casotto, Nicola Polito e Paolo Pretti. Un percorso finalizzato alla focalizzazione su alcuni precisi ambiti di business e ad esaltare l’interazione e la collaborazione tra le diverse aree. Un processo nato dal basso, portato avanti da un gruppo di lavoro composto interamente da personale di Trentino Sviluppo, senza l’ausilio di supporto professionali esterni, che ha portato a ridisegnare la struttura organizzativa consentendo un risparmio di circa 300 mila euro l’anno».













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