Quote latte, l’Italia deve recuperare 1,2 miliardi 

Sentenza della Corte di giustizia europea: i soldi anticipati a Bruxelles dalle casse dell’erario vanno presi dagli allevatori. Si scatena la bufera politica



BRUXELLES. L'Italia deve recuperare oltre 1,2 miliardi di euro di multe per le quote latte, anticipate a Bruxelles dalle casse dell'erario, dagli allevatori direttamente responsabili degli sforamenti. Lo ha deciso oggi la Corte di giustizia europea con una sentenza che arriva in campagna elettorale e scatena la polemica politica, con al centro la Lega. La Corte contesta all'Italia «il non avere predisposto, in un lungo arco temporale (oltre 12 anni), i mezzi legislativi ed amministrativi idonei ad assicurare il regolare recupero del prelievo supplementare dai produttori responsabili della sovrapproduzione». Scaricandolo così sui contribuenti. La sentenza si riferisce al mancato recupero delle somme dovute per il superamento delle quote latte tra il 1995 e il 2009: su 2,3 miliardi che l'Italia ha versato all'Ue sostituendosi ai produttori di latte responsabili, nel 2015 (data di inizio del procedimento) le stime parlavano di 1,34 miliardi di euro da recuperare. Dato oggi corretto a 1,26 miliardi. Di questi, 796 milioni di euro risultano esigibili e Agea ha notificato le relative cartelle tramite Equitalia, che si appresta a procedere con le azioni esecutive. Restano 459 milioni, ad oggi non esigibili a causa del protrarsi dei contenziosi con i responsabili. Le pendenze cui si riferisce la sentenza, sottolinea Coldiretti, «riguardano per importi significativi poche centinaia di soggetti che hanno assunto un comportamento che mette a rischio le casse dello Stato e fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 32mila allevatori italiani». Se l'Italia non dovesse uniformarsi alle indicazioni della sentenza, recuperando le somme dai produttori, si esporrebbe ad una nuova causa da parte della Commissione Ue. In caso di una seconda sentenza per inadempimento, il nostro Paese dovrebbe pagare penali. Quella delle quote latte è una «eredità pesante» che «ha forti responsabilità nelle scelte fatte in particolare dalla Lega e dalla destra a quel tempo al Governo», attacca il ministro dell'agricoltura Maurizio Martina. Decisioni, prosegue, «che hanno danneggiato migliaia di allevatori onesti e tutti i cittadini, visto che lo Stato ha già pagato 4,5 miliardi di euro» per la cattiva gestione delle quote. «L'Italia e quindi gli italiani sono obbligati a pagare le multe per le quote latte a causa dei giochi della Lega. Questo significa per Salvini 'Prima gli italianì », attacca il senatore Pd Stefano Esposito. «Credo di essere stato l'unico ministro a introdurre per la prima volta nella storia una rateizzazione onerosa, pagando degli interessi» sulle multe, si difende Luca Zaia, ministro dell'agricoltura fra il 2008 e il 2010 e oggi presidente del Veneto. Il segretario della Lega Matteo Salvini contrattacca e dice di voler «ribaltare l'Europa da cima a fondo».













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