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Pil pro capite: Trentino secondo in Italia con 46.100 euro

A precederlo solo l’Alto Adige. La nostra regione aumenta del 5% rispetto al periodo pre-pandemico. Lombardia, Emilia Romagna e Veneto motore del Paese. Fenomeno Puglia: al secondo posto



TRENTO. Se si misura la variazione del Pil reale tra il 2024 e il 2019 (anno pre-pandemico), quasi tutte le regioni hanno recuperato abbondantemente il terreno perduto. Lo dicono i dati della Cgia. La Lombardia può contare su un Pil del 6,65% superiore al dato conseguito nel 2019, la Puglia +6,18% e l'Emilia R. +5,62%. Bene anche le altre tre regioni del Nordest: il Trentino Alto Adige cresce del 4,98%, il Friuli V.G. +4,77% e il Veneto +4,60%.

Le uniche realtà che, invece, non sono ancora ritornate ai livelli pre-Covid sono l'Abruzzo con -0,23% e l'Umbria -0,26%. A guidare la classifica tra le 107 province è Milano per la quale si prevede una crescita dell'1,14%. Seguono Pavia +1,01%, Vicenza +0,98%, Bologna +0,95%, Modena +0,92% e Pordenone +0,88%. Per 9 c'è una crescita negativa e le situazioni più difficili interesserebbero Crotone e Isernia, entrambe con -0,13%, Ragusa -0,14% e, ultima, Vibo Valentia -0,23%.

Infine, mettendo a confronto la il valore aggiunto previsto nel 2024 con quello del 2019 (anno pre Covid), Rieti ha registrato un +14,34%, la più alta di tutto il Paese. Seguono Siracusa con il +12,95%, Taranto +12,69% e Modena +11,60%.Le situazioni più critiche sono a Fermo con una variazione del valore aggiunto del -2,06% L'Aquila con il -2,14%, Sondrio -3,26% e Firenze -3,68%.

Nella classifica del Pil pro capite a parità di potere d'acquisto delle 240 regioni presenti nell'Unione Europea, nel 2022, la regione più ricca è l'irlandese Southern con un importo pari a 101.200 euro. Seguono Luxembourg con 90.900 euro e l'irlandese Eastern and Midland con 87.600 euro. La Provincia Autonoma di Bolzano è il primo territorio italiano ma si colloca al 13/o posto con 56.900 euro. Seguono la Provincia Autonoma di Trento al 33/o posto con 46.100 euro, la Lombardia al 34/o posto con 46.000 euro e la Valle d'Aosta al 35/o posto con 45.700 euro. Il Mezzogiorno è nella parte bassa della classifica: la Puglia al 200/o posto con un Pil pro capite di 22.900 euro, la Campania è al 205/o posto con 22.200 euro, la Sicilia al 211/o con 21.000 euro e, infine, la Calabria al 215/o posto con 20.300 euro. Fanalino di coda in Ue è la regione bulgara di Severozapaden con soli 14.100 euro.













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