Mangiare cavallette? L’Unione Europea dice sì
L’Agenzia Efsa ha autorizzato l’allevamento delle locuste migratorie considerandole una nuova fonte di cibo
TRENTO. Allevare cavallette? «Un cibo nutriente e salutare». A dichiararlo è l’Efsa, l’agenzia dell’Unione europea per l’alimentazione che dopo aver autorizzato il 22 giugno dello scorso anno l’allevamento del Tenebrio molitor, (la tarma della farina), recentemente ha approvato anche l’allevamento delle locuste migratorie, considerandole una nuova fonte di cibo e anche di reddito per chi le alleva. Ebbene, da oggi le locuste sono ufficialmente commercializzabili in Europa.
Tempi nuovi, tempi che cambiano, nella Bibbia le cavallette erano state una delle sette piaghe d’Egitto, ma anche ora quando arrivano nell’Africa Subsahariana sono una calamità terribile perché hanno una voracità unica capace di distruggere i raccolti in tempi rapidissimi e su superfici enormi inimmaginabili. Ma tant’è, ora è il secondo insetto ad essere ufficialmente approvato per la commercializzazione in Europa e che entra a far parte dei “novel food”, cioè di quella categoria di alimenti che in passato non erano autorizzati ai consumi umani.
Ora secondo l’Unione europea sono fonte di cibo ad alto contenuto di grassi, di proteine, fibre e minerali ed è per questo che la Fao da anni spinge sull’autorizzazione al consumo dell’entomofagia.
In Europa la strategia Farm to Fork considera che l’allevamento di questi insetti è un allevamento sostenibile per diversi motivi. Il primo è quello che sono fattorie verticali in cui si producono non hanno bisogno di grandi spazi a differenza delle aziende zootecniche sfruttando nel contempo le capacità degli insetti di inquinare meno e trasformare enormi quantità di rifiuti organici in proteine.
Ad oggi sono una ottantina le specie di cavallette che vengono regolarmente consumate in tutto il mondo ormai da secoli. Lo testimonia sia la Bibbia che la letteratura religiosa dell’Islam. Le chapulines sono probabilmente le cavallette commestibili più conosciute in America Latina e mangiate in diversi regioni del Messico. Ma anche negli Stati Uniti ed in Thailandia le locuste sono diventate delle autentiche prelibatezze,
La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è possibile in Europa dal 2018 grazie al Regolamento Ue sui “Novel Food” e da allora sono ben 17 gli insetti edibili per i quali è stata chiesta l’autorizzazione
La prima come detto, è quella della tarma della farina, che può essere venduta sia intera che essicata che sotto forma di snak e come farina da integrare per una serie di prodotti alimentari.
La domanda per l’ottenimento dell’autorizzazione all’allevamento e alla commercializzazione, era stata presentata dalla società olandese Fair Insects BV, e l’autorizzazione è arrivata dopo attenta valutazione dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare Efsa secondo la quale la locusta migratoria non presenta particolari problemi di sicurezza ed è un alimento composto principalmente da proteine, grasse e fibre.
Le indagini si sono basate sull’analisi delle prove scientifiche disponibili su vari aspetti; da quello tossicologico e nutrizionale a quello chimico e microbiologico.
Secondo questo documento è possibile che nelle persone con allergie a crostacei, acari e/o molluschi possano verificarsi reazioni allergiche come quelle segnalate per il Tenebrio molitor. C.B.