Industria trentina cresciuta del 17,8% in un anno, l’occupazione dell'1,4%
Lo studio della Cgil. L’utile registrato nel 2022 è stato di 327 milioni di euro
TRENTO. Nel 2022 il fatturato delle 104 industrie trentine analizzate dallo studio annuale della Cgil del Trentino è stato di 7,674 miliardi di euro, con una crescita del 17,8% rispetto al 2021. Il rapporto è stato presentato nella sede del sindacato di via dei Muredei dal curatore Stefano Ischia e dal segretario generale della Cgil, Andrea Grosselli, secondo il quale c'è la "necessità che il Trentino torni a scommettere sull'industria".
Delle 104 industrie trentine, sette non sono state prese in considerazione nell'elaborazione dei dati. Le restanti appartengono al settore metalmeccanico (45), chimico (16), costruzioni (5), abbigliamento (7), alimentare (15), cartario-poligrafico (9) e altro (7). L'aumento dei ricavi ha riguardato tutti i settori: si parla di un +29% nel tessile, di un +25% nel cartario-grafico, di un +20,2% nel metalmeccanico, di un +18,3% nel chimico, di un +14,7% nelle costruzioni e di un +6,2% nell'alimentare.
"Il 2022 è andato molto bene. Non si è cresciuti così come nel 2021, però è proseguito il trend di crescita del fatturato e di buoni risultati produttivi e finanziari", ha spiegato Ischia. "L'industria - ha aggiunto - è cresciuta più dell'economia generale del Trentino".
L'utile delle industrie trentine è stato di 327 milioni di euro, pari al 4,3% del fatturato. Le aziende in utile sono state 94, quelle in perdita dieci. Il margine operativo si è attestato a 456,7 milioni di euro, pari al 6% del fatturato. Le società con margine operativo positivo sono state 95, mentre per nove il margine è stato negativo. Contenuti gli oneri finanziari, che nel 2022 si sono fermati a 46,5 milioni di euro (0,6% del fatturato).