I sindacati: “In Trentino a febbraio persi mille posti di lavoro”
Cgil, Cisl e Uil: “Sono venute meno anche le assunzioni legate alla ripartenza della stagione turistica primaverile, in particolare sul Garda: nel 2019 erano state 16.000 sul totale delle 21.000”
TRENTO. “Cresce il numero di chi è privo di ammortizzatori sociali in Trentino: nel mese di marzo e aprile, per il secondo anno di fila, sono mancate anche le assunzioni nella zona dell'Alto Garda”. Lo riporta un comunicato congiunto della Cgil, Cisl e Uil del Trentino, chiedendo alla Provincia di Trento di intervenire subito a sostengo dei lavoratori. “Anche a febbraio si è registrato il segno meno: mancano oltre mille attivazioni rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, il 13,8%. Un dato che si somma a quello registrato a gennaio di quest'anno, pari a meno tremila assunti, un taglio del 57%”, scrivono i sindacati, sulla base dei dati elaborati dall'Agenzia del lavoro. A quanto riferito, a soffrire maggiormente è il settore terziario, in particolare il comparto ricettivo.
Tra gennaio e febbraio i pubblici esercizi, in conseguenza del mancato avvio della stagione invernale e della zona rossa nel periodo festivo, hanno perso 2.489 assunzioni, a cui si aggiungono -371 assunzioni nel commercio. Rimane stabile il dato dell'industria (-1,7%), confermato anche dal basso ricorso alla cassa integrazione. “Tra marzo e aprile di quest'anno sono venute meno anche le assunzioni legate alla ripartenza della stagione turistica primaverile, in particolare sul Garda, che nel 2019 erano state 16.000 sul totale delle 21.000 assunzioni registrate in quel periodo in tutti i settori”, scrivono i sindacati, che chiedono alla Giunta provinciale di varare misure efficaci di sostegno al reddito in tempi brevi.