Cooperazione Trentina, un colosso che cresce ancora
Aumentano valore della produzione e patrimonio. Rappresentati 300mila soci e 432 imprese, lavoro per 23 mila persone
TRENTO. “Governare l’instabilità” è il titolo dell’assemblea 2024 della Federazione Trentina della Cooperazione, che si è aperta ieri Trento con un minuto di silenzio in ricordo del prof Carlo Borzaga, economista fondatore e presidente di Euricse recentemente scomparso. Un titolo che sembra un ossimoro, perché risulta difficile pensare di governare qualcosa che muta in continuazione e non fornisce alcuna certezza. Eppure, è questo lo scenario in cui le imprese – comprese le cooperative – si trovano quotidianamente ad operare.
In Trentino la Federazione rappresenta 432 imprese, 300mila soci e socie, dà lavoro a 23 mila persone generando un valore della produzione che supera i 3,9 miliardi di euro (+400 milioni) e un patrimonio di 3,5 miliardi (+500 milioni) che resta indivisibile a disposizione delle generazioni future.
Il vicepresidente vicario della Federazione Italo Monfredini ha letto la relazione del presidente Roberto Simoni, assente per motivi di salute, che ha messo in luce le sfide complesse che attendono le cooperative e che richiedono un approccio integrato e innovativo: l’instabilità dell’economia, la tecnologia in rapida evoluzione, la sostenibilità, la responsabilità sociale d’impresa, i cambiamenti climatici, la crescente complessità del quadro normativo, le dinamiche del mercato del lavoro in cambiamento, il calo demografico.
La Federazione ha proposto di confermare il percorso già avviato nella precedente consiliatura di collaborazione istituzionale con la Provincia autonoma, che include la condivisione di tematiche strategiche e la sottoscrizione di un rinnovato protocollo istituzionale tra il Presidente e la Giunta provinciali e la Federazione, volto a mettere la Cooperazione a disposizione del Trentino quale strumento di coesione sociale e motore di sviluppo sostenibile. I temi sono quelli della promozione del modello cooperativo con l’attività nelle scuole, come già avviene da molti anni, e più di recente anche attraverso il circuito dei Festival in Trentino, in cui la Federazione è presente come partner, in primis il Festival dell’Economia, sia con risorse dirette sia attraverso investimenti di ConfCooperative.
Nell’alta formazione è stato proposto un protocollo istituzionale con Provincia e Università per integrare nei percorsi accademici temi legati alla cooperazione, anche grazie al contributo di Promocoop Trentina Spa. Accompagnamento delle cooperative verso modelli di business sostenibili, intelligenza artificiale, collaborazione con Trentino Digitale per la difesa dagli attacchi informatici, mutualità sanitaria, iniziative contro la violenza sulle donne, sono gli altri dossier su cui la Cooperazione Trentina propone di approfondire la collaborazione con l’ente pubblico.
Di cooperazione e Autonomia intrinsecamente legate fra loro ha parlato l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina nel suo intervento durante l’assemblea. Il mondo della cooperazione è uno dei capisaldi della realtà economico-sociale del Trentino e ha una storia fatta di convivenza, di aiuto reciproco di impegno e laboriosità, che sono anche i valori fondanti dell’Autonomia del Trentino. Ed è giusto ricordare alle nuove generazioni che se in Trentino non ci fosse stata la cooperazione, come oggi la conosciamo, lo sviluppo del nostro territorio sarebbe stato diverso. L’assessore, che ha accennato alla necessità di dare risposte alle tante emergenze che ci attendono, dall’incertezza del contesto storico, alla denatalità intrecciata con l’invecchiamento progressivo della popolazione, ha messo in luce il ruolo sinergico del mondo cooperativo nel tessuto delle comunità e la possibilità di fare la differenza anche in futuro in numerosi settori, dal mondo del sociale a quello assistenziale, dai servizi all’assistenza, fino al ruolo di presidio del territorio montano.
(foto Pat)