ECONOMIA

Confronto Sait e sindacati: azienda pronta a scendere a 86 esuberi

Il dialogo è ripartito all’Ufficio del Lavoro: Sait ha detto di poter ridurre i licenziamenti se si parla di produttività e i sindacati (anche la Cgil) trattano



TRENTO. Ieri, 5 dicembre, il primo incontro con la mediazione della Provincia ha portato buoni frutti. Il primo risultato è che le parti hanno deciso di andare avanti e di discutere anche sui cosiddetti sottocriteri per la scelta dei lavoratori da licenziare. Come si ricorderà, il Sait ha dichiarato 116 esuberi, ma al termine delle trattative dirette con i sindacati, si era detto disposto a ridurre gli esuberi se il sindacato avesse trattato sui criteri permettendo anche una discussione sulla produttività. 

Il Sait ha rinnovato la sua disponibilità a trattare sul numero degli esuberi e ha fatto un numero. I vertici hanno detto che sono pronti a scendere fino a un 25% dai 116 esuberi iniziali,ovvero di 30 unità, arrivando a quota 86 licenziamenti. La novità di ieri è che la Cgil non si è alzata dal tavolo e che la trattativa va avanti. 

I sottocriteri indicati dal Sait sono diversi per gli uffici e per il magazzino. Per gli impiegati ci sono criteri che possono anche essere considerati arbitrari, come la capacità relazionale, la motivazione e lo spirito di iniziativa. Per quanto riguarda i lavoratori del magazzino i criteri indicati dall’azienda sono più oggettivi e riguardano la disponibilità a fare straordinaria, la mole di colli movimentati, la flessibilità e la disponibilità a lavorare anche in posizioni e ruoli diversi dal proprio. 

 













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