Confagricoltura: «Più fondi  ai giovani e lotta a lupi e orsi» 

L’assemblea. Brexit e dazi Usa le grandi incognite. Ieri l’addio della presidente Cainelli Failoni: «Nella ristorazione più prodotti trentini». Zanotelli: «Presto risorse aggiuntive»


Carlo Bridi


Trento. «La ricerca come garanzia per il futuro della nostra agricoltura, per un Trentino ancora più ecosostenibile, ma nel contempo con interventi lungimiranti a tutela delle nostre aziende». Era questo il tema dell’assemblea annuale di Confagricoltura Trento - che conta 640 soci - svoltasi ieri al Mas dei Chini. Precisa e puntuale la relazione della presidente Cinzia Cainelli, che con l’assemblea di ieri ha chiuso il suo secondo ed ultimo mandato.

Molte le sfide per il futuro, in un contesto con sempre minori certezze: cambiamenti climatici, dazi statunitensi, embargo della Russia, l’ incognita della Brexit. «Tutti temi aperti con i quali la nostra agricoltura deve fare i conti», ha affermato la presidente.

Forte è la preoccupazione per la carenza di fondi per il settore: quelli del Piano Strategico 2014-2020 sono quasi finiti e quelli del nuovo ciclo arriveranno solo dopo il 2022. «Puntiamo su dei fondi della legge 4. Ma dobbiamo ricordare anche che l’agricoltura rimane un’attività a cielo aperto condizionata sempre più dagli eventi calamitosi. Per questo è strategico il ruolo della copertura assicurativa che in Trentino è assicurata con uno sfruttamento al meglio della normativa europea, italiana e provinciale effettuata dal Codipra», ha aggiunto Cainelli.

Ma le preoccupazioni non mancano anche sul fronte della difesa, da quella delle classiche infezioni da ticchiolatura oidio e peronospora, alla drosophila suzukii, alla cimice asiatica di recente apparizione. «Per non parlare dei grandi carnivori, temi sui quali diamo fiducia all’assessore Giulia Zanotelli, che si sta muovendo molto bene». Su questo fronte buone notizie sono venute anche da Herbert Dorfmann, che ha ricordato che ieri l’Avvocatura ha accolto un ricorso per poter intervenire. «Ma come potremo essere competitivi a fronte di costi di produzione molto più alti di quelli registrati altrove?», si è chiesta la presidente. «Solo con prodotti di eccellenza, da promuovere adeguatamente con il potenziamento del marchio “Trentino qualità”. Dobbiamo investire sulla formazione degli agricoltori, con particolare dei giovani che si stanno insediando». Garanzie su tutta la linea sono venute dagli assessori Failoni e Zanotelli: «Sarà fondamentale passare dalle parole ai fatti nel consumo dei prodotti trentini da parte della ristorazione», ha affermato Failoni, mentre Zanotelli ha dato rassicurazioni per il sostegno ai giovani, ed ha annunciato la riforma della legge 4/2003.













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