Concast, bene il bilancio Ma cala il latte prodotto 

L’assemblea dei soci. Il Consorzio Trentingrana eguaglia il fatturato 2017 con 56 milioni Massima attenzione per la flessione delle produzioni ma anche sui prodotti “similari”


Carlo Bridi


Trento. Sessantuno milioni di fatturato pareggiando il bilancio del 2017, produzione in costante aumento, con un forte richiamo a quella di qualità e alla sostenibilità. È stato toccato il milione 520 mila quintali, un record per il Trentino anche se è stato registrato un calo della produzione di latte in provincia e negli altri paesi europei negli ultimi 3 mesi dell’anno e nei primi del 2019. Questo andamento del mercato ha portato il Consorzio a liquidare ai propri soci un prezzo di 0,58 euro/kg, uguale all’anno precedente nonostante il primo semestre 2018 non fosse stato brillante. Il bilancio è stato approvato all’unanimità.

Sono questi i dati più importanti presentati ieri alla sede del Concast Trentingrana, dal presidente Renzo Marchesi e dal direttore Andrea Merz. Una sottolineatura è venuta sui prodotti “similari” dal responsabile commerciale Gabriele Weber, che ha ricordato come nel quadro di mercato positivo bisogna sempre considerare la presenza, appunto, dei cosiddetti “similari” che ha raggiunto il 20% dei consumi dei formaggi.

Molto importante il segnale di attenzione al comparto zootecnico ed a quello cooperativo più in generale da parte degli amministratori provinciali presenti in forze. Con il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder e quello della Giunta Maurizio Fugatti sono intervenuti infatti il suo vice Mario Tonina, l’assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli e l’assessore alla Sanità Stefania Segnana, oltre alla presidente della Cooperazione Trentina Marina Mattarei e di diversi consorzi con i quali il consorzio ha rapporti.

Da tutti è arrivato un preciso riconoscimento agli allevatori per il loro impegno in difesa dell’ambiente e del territorio. Fugatti ha sottolineato l’importanza di comunicare meglio le caratteristiche dei nostri prodotti invitando nel contempo tutti a consumarli. L’assessore Zanotelli ha richiamato l’attenzione sulla filiera agroalimentare, convenendo con il presidente Marchesi sulla valorizzazione come prati e pascoli di molti terreni resi liberi dalla tempesta Vaia.

Sul tema del marchio “Qualità Trentino”, a margine dell’assemblea, il governatore ha assicurato che a breve la giunta presenterà un progetto che comprende il rilancio del marchio, la sua promozione ed il regolamento che lo disciplina, che ad oggi lascia dei varchi come quello ricordato da questo giornale che permette di vendere carne di animali che in Trentino hanno trascorso solo gli ultimi sei mesi.

Per quanto attiene agli altri dati di bilancio, il numero degli allevatori (trentini e altoatesini) conferenti ai caseifici associati sembra ormai essersi stabilizzato: il saldo negativo è infatti di sole 8 unità (da 737 a 729) e sottintende il fatto che nuovi giovani, con adeguata formazione, si sono insediati nel comparto. L’attività della burreria è proseguita con regolarità, denotando buone rese produttive. La produzione 2018 ha raggiunto le 1.600 tonnellate, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente, frutto sia di un maggior conferimento da parte degli associati (soprattutto per quanto riguarda la panna da centrifuga) che di un incremento della materia grassa acquistata in ambito provinciale. Per il sierificio, invece, l’annata 2018 è stata caratterizzata da quotazioni crescenti, ma mediamente inferiori a quelle del 2017. Il prezzo medio di vendita del siero in polvere si è ridotto da 730 a 590 euro/tonnellata.

«La Linea Formaggi Tradizionali –è stato spiegato - ha incrementato il proprio fatturato arrivando a 9,6 milioni. Il trend di crescita, alla chiusura del primo semestre 2018, segnava ben altri dati, valori che si sono poi stabilizzati al ribasso a causa del calo di fatturato su alcuni nostri clienti primari, calo dovuto a varie motivazioni che devono comunque far riflettere in merito alle problematiche future dei nostri mercati di riferimento».













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