Bort per la quarta volta ma c'è maretta su Mondini
Per il vertice dell’associazione una conferma all’unanimità dopo 15 anni Contrasti sul presidente dei Grossisti eletto a maggioranza. Bassetti si dimette
TRENTO. Con quindici anni di presidenza alle spalle, Gianni Bort ha iniziato il suo quarto mandato al vertice dell'Unione, oggi Confcommercio del Trentino. La sua è stata un'elezione unanime, così come quella degli altri tre vice presidenti. I contrasti, invece, sono scoppiati sulla votazione di Paolo Mondini, il quarto “vice” passato a maggioranza. Quasi un titolo di merito in un copione che non prevedeva sorprese e forse un segnale di vivacità al settimo piano di Via Solteri. Il mancato siluramento -Mondini è stato comunque eletto- ha comunque indotto Enzo Bassetti a dimettersi dalla vice presidenza degli Albergatori, l'associazione di Bort. Che poi finisca per ritirarle e, soprattutto, che l'intera vicenda sia l'effettivo segno di una qualche vivacità associativa e non di soli sommovimenti umorali, è tutto da vedere.
Veniamo alla cronaca. Nella loro prima riunione i 18 membri della giunta eletta il 14 marzo scorso, in un paio d'ore ieri mattina hanno confermato con 17 voti e l'astensione dell'interessato il presidente uscente. Se l'esito era pressoché scontato -non c'erano contendenti- Bort, tuttavia, nelle scorse settimane s'era dato da fare per sopire contrasti ed allettare i più inquieti. Così, confermato alla vice presidenza Marco Fontanari (carica che gli spetta di diritto in quanto rappresentante territoriale di Rovereto), il numero uno dei Dettaglianti, Massimo Piffer, è stato eletto vice presidente vicario con 17 voti. Medesimo risultato per la vice presidenza di Giorgio Buratti, presidente del Pubblici esercenti, per Emanuele Bonafini nominato “amministratore” della sezione trentina, nonché per Mario Oss al quale è stata affidata l'inedita carica di “assistente del presidente”.
Tutte le tensioni, insomma, si sono scaricate su Paolo Mondini, numero uno dei Grossisti. Per silurare il quale Piffer e con lui Enzo Bassetti e Sebastiano Sontacchi ad inizio seduta avevano chiesto la votazione sui singoli nomi. Risultato: 10 favorevoli, 8 contrari (i 6 consiglieri del Dettaglio, più Bassetti e Sontacchi). Mondini è stato eletto, ma la maretta è evidente. Le ragioni? Piffer, rivolgendosi al collega, è stato esplicito: “Ti ringrazio per il voto che mi hai dato, ma di questi tempi non bastano dichiarazioni generiche di lavorare per l'unità, mi aspetto comportamenti concreti. Il mio “no”, comunque, non vuole essere una chiusura, ma l'inizio di un percorso nuovo.” Insomma, una dichiarazione di sfiducia alimentata da vecchie insofferenze favorite, forse, dalle posizioni talvolta urticanti, nella forma più che nella sostanza, di Mondini.
Costituiscono, questi 8 voti, una proposta alternativa di politica associativa? Bort, festeggiata la quarta elezione con il pranzo comune ospitato dal collega Polonioli di Villa Madruzzo -cui spetta il titolo di gran siniscalco dell'Unione- nega che esista una frattura: “L'Unione è governata dal presidente e dalla giunta. I voti espressi per il consiglio di presidenza esprimono legittime valutazioni diverse, tutto qui.” Un po' di maretta, in ogni caso, c'è. Del resto sia Bassetti che Sontacchi, che fanno parte del direttivo Unat, hanno votato in difformità dalle indicazioni del loro presidente di categoria, Bort appunto. Nelle recenti votazioni delle Attività di Servizio, la presidenza di Oss era stata insidiata, senza esito, da soci in sintonia con Piffer. Il quale, ieri, ha manovrato contro Mondini che, assieme ad Oss, è annoverato tra i fedelissimi di Bort. Insomma sembrerebbe che, se la poltrona di quest'ultimo appare ancora fuori portata, c'è chi ha cominciato a lavorarla ai fianchi. Cosa tutto questo c'entri con la scoraggiante salute delle imprese, però, è ignoto.