Bonus bollette, sindacati del Trentino all’attacco della Provincia: escluse 10 mila famiglie
Per Cgil, Cisl e Uil «la Giunta tradisce le sue promesse: sarebbero sufficienti 3,5 milioni circa»
TRENTO. Con il bonus bollette "la Giunta tradisce le sue promesse, escluse almeno 10.000 famiglie con figli". Lo scrivono in una nota unitaria i sindacati confederali del Trentino per bocca dei segretari Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) che definiscono il provvedimento varato dall'esecutivo provinciale "inefficace, discriminatorio, iniquo e complicatissimo che invece di semplificare la vita alle famiglie ne esclude migliaia".
Secondo i sindacati - prosegue la nota - saranno circa 17.000 famiglie con figli a beneficiare del sostegno provinciale in maniera automatica, per una spesa stimabile intorno ai 6 milioni di euro. Per aggiungere i 10.000 nuclei che Fugatti esclude dal beneficio sarebbero sufficienti 3,5 milioni circa. Insomma con 10 milioni di euro o poco più si garantirebbe un aiuto a tante famiglie con figli. E ne resterebbero altri 15 milioni per coprire chi invece dovrà presentare domanda tramite la nuova piattaforma informatica. Ma anche in questo caso si tratta di una barzelletta: il termine ultimo per chiedere il bonus con la nuova procedura è il 31 maggio, cioè tra venti giorni. Non c'è neppure il tempo di capire di che si tratta che i termini sono già chiusi".