Assicurazione auto: incidenti in picchiata, ma non i prezzi. I consumatori: “Ci spieghino come mai”
A fine 2020 il calo della rc auto è stato solo del 6% anche se il lockdown ha portato un calo dei sinistri decisamente più alto: il 40%
TRENTO. La pandemia ha tenuto tutti a casa e questo ha significato anche minore uso dell'automobile e di conseguenza, tra i pochi aspetti positivi della serrata del 2020 e delle continue restrizioni dei mesi successivi, un calo significativo degli incidenti stradali.
Questo ha già portato alcune compagnie a trasferire nel corso dello scorso anno alcuni benefici o dilazioni nei pagamenti delle polizze comportando così una riduzione dei prezzi medi ritenuta però ancora insufficiente dalle associazioni dei consumatori.
Nel quarto trimestre del 2020 il costo medio effettivo nazionale della garanzia r.c. auto è stato di 379 euro, registrando una riduzione del 6,1% su base annua, pari a circa 25 euro, rileva l'Ivass nel suo consueto bollettino statistico.
Il numero di contratti stipulati è cresciuto del 3,2 per cento rispetto al 2019 mentre i “nuovi rischi”, intesi questi come nuovi veicoli e/o nuovi assicurati, sono diminuiti nello stesso periodo del 4,2 per cento.
Secondo l'istituto è sceso ancora anche il differenziale di premio tra Napoli, da sempre una delle province più care per assicurare l'auto ed Aosta. Lo spread, diciamo così, si attesta a 212 euro, sottolinea l'Ivass.
La riduzione del prezzo medio è più accentuata nel Centro-Sud (a Crotone del 9,2%, a Catanzaro dell' 8,4%; a Latina dell'8,1%) e in alcune provincie del Nord (Bologna -7,3%, Milano -7,1%), precisa nel dettaglio l'Ivass nel rapporto, aggiungendo che il 23,1% dei contratti stipulati negli ultimi tre mesi dello scorso anno prevede una riduzione del premio legata alla presenza della scatola nera.
Il tasso di penetrazione di questo strumento varia dal 67,4% della provincia di Caserta al 4,6% della provincia di Bolzano, mette in evidenza l'Ivass. La frequenza media dei sinistri è stabile intorno al 6,4%, conclude infine l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni.
Ma le associazioni che rappresentano gli automobilisti italiani non sono soddisfatti dei dati forniti. “Il lockdown avrebbe dovuto far precipitare il prezzo dell'rc auto”, afferma ad esempio il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, commentando le cifre del bollettino.
“Ricordiamo che, sempre secondo l'Ivass, tra febbraio e novembre 2020 c'è stato un decremento dei sinistri del 35%, pari a un risparmio per le imprese di assicurazione tra 2,5 e 3,6 miliardi di euro che avrebbe dovuto produrre una riduzione del premio rc auto almeno pari a 70 euro” conclude Dona.
A fronte di una riduzione del 40% degli incidenti stradali nel 2020, le tariffe rc auto sono calate solo del 6,1% nel quarto trimestre, dando vita ad “un evidente squilibrio e ad una beffa a danno dei cittadini” è invece l'opinione del Codacons.
“Gli automobilisti italiani hanno subito nel 2020 un danno economico sul fronte dell'Rc auto pari a complessivi 3,9 miliardi di euro a causa di lockdown, zone rosse e divieti agli spostamenti che proseguono ancora oggi, per un totale di circa 100,8 euro ad assicurato”, spiega il presidente Carlo Rienzi.
“Tutto ciò mentre è crollata l'incidentalità sulle strade italiane come conseguenza dei limiti agli spostamenti, con enormi vantaggi economici per le compagnie di assicurazioni che hanno incamerato profitti a fronte dell'azzeramento del rischio incidenti”.