A Pressano dopo la birra “nasce” anche l’acqua tonica: in Trentino vince l’imprenditoria giovanile
I due amici Leonardo Rizzini e Andrea Simoni si aggiudicano il premio di Coldiretti Giovani Impresa: «Al lavoro in banca preferita la montagna»
MASI ALTI DI PRESSANO. C’è un settore nel mondo delle bevande che non soffre crisi, ma che vede la domanda in continua crescita, è il mondo delle birre artigianali. Ma quando c’è l’ingrediente della passione a fianco a questa bevanda possono nascere anche altre altrettanto artigianali ed altrettanto originali bevande. È il caso dell’acqua tonica di montagna. È proprio con questo prodotto nuovo che i due soci della società agricola Maso Alto di Pressano, Leonardo Rizzini e Andrea Simoni, hanno vinto il premio indetto fra i giovani imprenditori italiani da Coldiretti Giovani Impresa. Un premio che punta a riconoscere il lavoro e l’impegno di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura sostenibile. Nello specifico i due giovani, dopo varie sperimentazioni, hanno lanciato sul mercato un prodotto del tutto particolare: l’acqua tonica di montagna che ha come ingredienti: il luppolo, la genziana e il ginepro. Tutti prodotti in azienda o nei boschi della zona e rigorosamente biologici.
LA PASSIONE DIVENTA LAVORO
Ma questo è solo l’ultimo nato dalla fantasia dei due soci, cembrano Simoni mentre di Rizzini oggi ne raccontiamo la storia. Dopo il liceo si è iscritto a Sociologia, per poi lavorare in banca per un anno; ma non era il suo sogno da qui la scelta di licenziarsi e frequentare un corso per diventare mastro birraio. Poi l’intesa con l’amico assieme al quale ha fondato, ormai 9 anni fa, l’azienda. Rizzini però ha conservato anche la sua precedente attività di barista a Verona, base di partenza per le sue bevande dopo i vini per i quali ha conservato una grande passione. Le cose hanno girato nel verso giusto tant’è che due anni fa i due soci hanno aperto un nuovo bar in centro a Verona. Ma il loro obiettivo era quello di differenziarsi dalla massa producendo una ventina di tipi di birra con ingredienti prodotti o comunque a disposizione in azienda. E lo stesso vale per l’acqua tonica.
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L’azienda è di tipo biologico che su 2 ettari produce orzo e su 5.000 metri quadrati luppolo, tutti prodotti usati come ingredienti per la birra e ora anche per l’acqua tonica. La fortuna di trovare l’ottima sorgente, in azienda, dalla quale prelevano l’acqua anche per la produzione della birra. I tipi di birra prodotti sono complessivamente una ventina divisi in tre categorie: sei vengono prodotti tutto l’anno, tre invece sono stagionali, solo quando un determinato ingrediente è disponibile; le altre sono estemporanee, ossia prodotte in un determinato momento solo quando un ingrediente prodotto in azienda è pronto per l’uso. La produzione annua complessiva è di 500 ettolitri, ma la domanda del mercato italiano sarebbe anche maggiore. «Ma per noi - afferma Leonardo - questo è il massimo che possiamo produrre all’interno della nostra struttura e non abbiamo nessuna intenzione di andare alla ricerca di una nuova sede. Piuttosto puntiamo ad aggiungere altri tipi di bevande se le nostre sperimentazioni durante il periodo invernale ci daranno risultati soddisfacenti. Ma questo è un lavoro che ad oggi rimandiamo perché durante la stagione estiva la domanda delle nostre birre aumenta in modo esponenziale. La vendita avviene al consumatore finale ossia ai privati e al canale Horeca». E i prezzi? «Siamo un po’ sopra il prezzo del prodotto industriale, anche perché il nostro è un prodotto artigianale che nasce solamente dai prodotti aziendali sicuramente biologici e molto curati».
IL SOGNO NEL CASSETTO
A 40 anni ci sono ancora sogni nel cassetto? «Certo, arrivare ad avere una gamma completa di prodotti da proporre al consumatore. Una cosa è certa siamo sempre alla ricerca di novità». Pentito della scelta? «Assolutamente no: il nostro è un lavoro da imprenditore con i suoi alti e bassi ma sono assolutamente convinto che il mio lavoro non poteva stare dietro una scrivania». La fortuna di trovarsi in una zone abbastanza defilata dalle grandi concentrazioni produttive permette a Rizzini di avere un grande rispetto dell’ambiente, d’altro canto questo risulta anche dalla scelta dell’azienda per la produzione degli ingredienti per produrre la birra e l’acqua tonica biologica. «La cosa positiva è quella che offrire un prodotto biologico ha un forte valore aggiunto», precisa Rizzini. Il loro impegno si estende anche sul piano dell’associazionismo collaborando con molte associazioni sia culturali che di promozione dei prodotti biologici. Leonardo è un grande appassionato di pallacanestro e chitarra, ma come l’amico Andrea è anche un grande appassionato di montagna: «Abbiamo la montagna nel cuore», conclude.