LE REGOLE

Zona arancione in Trentino: tutto quello che si deve sapere

Solo asporto in bar e ristoranti. Attività sportiva entro un raggio di 30 chilometri 

VIDEOSCHEDA: Le regole da rispettare



TRENTO. Ecco le regole previste per la zona arancione “corrette” con le deroghe introdotte dalla Provincia.

Visite a parenti e amici. Dalle 5 alle 22 è possibile andare a trovare amici e parenti, ma ci si può muovere una sola volta al giorno verso un'altra abitazione privata ma che si trova all'interno dello stesso comune. Possono recarsi in visita al massimo due persone, che si aggiungono a quelle che vivono nell'abitazione di destinazione. Chi si sposta può portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Alimentari. Consentito uscire dal proprio comune per recarsi presso negozi che non sono presenti nel luogo di residenza. La scelta può derivare anche da motivi di maggior convenienza economica.

Il Trentino in zona arancione: ecco le regole

Cosa si può fare e cosa no: in questa scheda spieghiamo come comportarsi

Ristoranti e bar. Tutto chiuso ma possibilità di asporto. Non si potrà più consumare la tazzina di caffè al tavolino, ma neppure stazionare all'esterno: i bar sono chiusi, come anche i ristoranti, le pasticcerie e le gelaterie. C'è la possibilità del servizio d'asporto dalle 5 alle 18, e fino alle 22 per le pizzerie e tutti gli esercizi che offrono servizio di cucina. Consentita la consegna a domicilio.

Fanno eccezione i ristoranti degli alberghi, che sono aperti per i clienti che vi alloggiano. All'interno della struttura non ci sono limiti di orario per il servizio di ristorazione.

Negozi. I negozi sono aperti regolarmente, ma con limitazioni per quanto riguarda i centri commerciali. Nelle giornate festive e prefestive (la domenica, il sabato, ed eventuali giorni di festa infrasettimanali) sono chiuse le attività all'interno dei centri commerciali, ad accezione di farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi, edicole.

Attività sportiva. Ci si può spostare dal proprio comune con mezzi privati o pubblici per svolgere sport individuale qualora non si possa praticare nel proprio comune (ad esempio se mancano i campi da tennis). Tale spostamento deve rimanere funzionale all'attività sportiva stessa ed è consentito, a prescindere dal numero di abitanti del proprio comune, entro 30 km. 

Funzioni religiose. È possibile raggiungere la chiesa o il luogo di culto posto anche in un comune differente da proprio per partecipare ad una funzione religiosa. Lo spostamento, che va sempre giustificato con l'autocertificazione, è consentito se si raggiunge un luogo di culto abitualmente frequentato. 













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