Vigilante dell'Università di Bolzano denunciato per insulti razzisti
Uno studente nigeriano si è rivolto all’Arma: «Offese e minacce per il colore della mia pelle». Il caso al vaglio dell’ateneo
BOLZANO. Le minacce e gli insulti razzisti vanno avanti, pesantissimi, ormai da anni. Alla fine, Dennis Emenike, studente nigeriano di economia e scienze sociali all’università di Bolzano, ha deciso che la misura era colma e che fosse giunto il momento di mettere fine a quello stillicidio vergognoso. E così, qualche giorno fa, si è recato alla stazione dei carabinieri di Bolzano e ha denunciato il vigilante che da quando ha cominciato a frequentare le aule e i corridoi della LUB ha iniziato a prenderlo di mira.
«So che molti studenti hanno problemi con lui – spiega Dennis – perché è aggressivo, perché minaccia e offende un po’ tutti. Gli insulti che rivolge a me sono davvero molto pesanti e riguardano soprattutto il colore della mia pelle». E molte di quelle parole lo studente nigeriano le ha fatte mettere a verbale. «Molte volte - si legge sul verbale - mi ha detto “negro di m..., ti faccio un buco nell’occhio, non devi frequentare questa università”». Si legge anche che molti ragazzi, compreso uno studente che aiuta Dennis in matematica, avrebbero assistito a queste aggressioni verbali.
L’ultimo episodio, il 12 luglio scorso: era passata la mezzanotte, pioveva e Dennis stava fumando davanti al bar. La guardia giurata gli si è avvicinata e gli avrebbe sibilato: «Vai a fumare sotto la pioggia così almeno ti lavi che il tuo colore fa schifo e puzza, ti sei mai guardato allo specchio?». Dennis, indignato, lo aveva invitato ad allontanarsi, ma l’uomo in divisa aveva rilanciato con una sfida, un invito a reagire, unito a volgarità irripetibili, così da poter sfogare sul povero nigeriano una rabbia, a detta della stessa guardia, trattenuta da anni.
«Voglio che questo vigilante – sono le parole di Dennis riportate nella parte finale del verbale – la smetta di accanirsi nei miei confronti ,di insultarmi per le mie origini e per il colore della mia pelle e di rovinale mia reputazione». Gli organi universitari, intanto, informati della denuncia, stanno valutando attentamente il caso.