Via alla vendemmia 2024 in Trentino: «Cala la quantità, ma la qualità è alta»
L’avvio nella media, dopo un periodo di vendemmie anticipate (negli ultimi tre anni), Stefano Fambri, presidente dell’Istituto Trento Doc: «Si inizia dai vigneti precoci di bassa collina»
TRENTO. In Trentino la vendemmia 2024 è partita questa settimana dai vigneti più precoci e di bassa collina. Un avvio nella media dopo le vendemmie anticipate degli ultimi due-tre anni. "Con soddisfazione posso dire che le uve che le case spumantistiche trentine stanno raccogliendo sono sane e di buona qualità. La quantità leggermente in calo rispetto alle vendemmie precedenti non inficia in nessun caso sull'eccellenza del prodotto", osserva il presidente dell'Istituto Trento Doc Stefano Fambri.
"La buona qualità delle uve rappresenta un risultato importante in un anno in cui sono state necessarie grandi cure e competenze da parte degli agronomi e dei produttori in vigna. La collocazione dei vigneti in media e alta collina e il caldo non eccessivo hanno, grazie all'escursione termica registrata fra il giorno e la notte, influito positivamente sulla maturazione delle uve e sull'acidità dei grappoli, caratteristiche chiave che determinano la qualità del prodotto".
La raccolta dell'uva (Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco e Meunier) - si legge in una nota - è iniziata nei vigneti più precoci di bassa collina e meno esposti. Nelle prossime settimane si sposterà nelle zone più tardive, fra i 400 e i 550 metri, fino a concludersi verso metà settembre in quelli ad altitudine maggiore, collocati tra i 550 e gli 800 metri. E a fine settembre, dal 20 al 22, si terrà anche la terza edizione del Trentodoc Festival, dedicato proprio alle case spumantistiche del Trentino.