Venosta, impresa edile con 23 lavoratori irregolari: quattro minorenni
La scoperta della Finanza durante una verifica fiscale: contestate 3400 ore pagate in nero
SILANDRO. Ventitre lavoratori irregolari, di cui quattro minorenni. Li ha scoperti la Guardia di Finanza di Silandro durante una verifica fiscale eseguita nei confronti di un’impresa edile della val Venosta.
L’individuazione dei lavoratori irregolari, tutti di nazionalità italiana, è stata possibile grazie all’esame della documentazione digitale «informale» acquisita in sede di avvio della verifica, quando sono state rinvenute alcune schede informatiche, suddivise per cantiere, nelle quali venivano indicati i costi sostenuti dalla ditta e le ore effettivamente lavorate da ciascun dipendente, comprensive degli straordinari.
Confrontando i dati contenuti in queste schede con le annotazioni riportate sul Libro Unico del Lavoro detenuto dall’impresa, sono emerse gravi anomalie riferite ai lavoratori dipendenti, i quali, nel periodo 2015-2019, hanno svolto prestazioni eccedenti l'orario di lavoro ordinario, non risultanti «cartolarmente» nella documentazione obbligatoria ai fini della normativa sul lavoro. I Finanzieri hanno quantificato complessivamente in 3.400 le ore di straordinario retribuite «fuori busta».
A carico della società sottoposta a verifica fiscale è stata irrogata una sanzione amministrativa in materia di lavoro, che va da un minimo di 1.000 a un massimo di 6.000 euro.
Il rappresentante legale è stato anche segnalato alla Procura della Repubblica di Bolzano per aver impiegato n. 4 «adolescenti» (giovani minori di 18 anni ma di età superiore ai 15, così come definiti dalla legge sulla «Tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti») per più di 8 ore giornaliere o 40 ore settimanali. Per questi ultimi, le ore straordinarie prestate, retribuite «fuori busta», sono pari complessivamente a 221. Per la violazione di tali limiti, è prevista la pena dell’arresto non superiore a 6 mesi o l’ammenda fino a 5.164 euro.
Al termine delle operazioni di verifica, sono state contestate anche violazioni tributarie in quanto la società avrebbe sottofatturato diversi cantieri, nascondendo al Fisco oltre un milione di euro di ricavi.
L’attività condotta dalla Guardia di Finanza di Silandro s’inquadra nel contesto dei controlli volti a tutelare il libero mercato e a contrastare il lavoro minorile e, più in generale, ogni forma di prevaricazione in danno dei lavoratori.