«Una speculazione sul Lagorai»
Telve. La ristrutturazione di Malga Valsolero di Sopra ha fatto scatenare un autentico putiferio sui social con feroci critiche da parte del gruppo Facebook contrario alla realizzazione del progetto Translagorai. «Demolito un terzo della struttura per fare un albergo»
Telve. La riqualificazione di Malga Valsolero di Sopra, che diventerà punto tappa del progetto Translagorai, è finita nell’occhio del ciclone. Le immagini dell’avanzamento dei lavori, pubblicate sui social, hanno sollevato non poche critiche e perplessità tra i residenti e gli amanti della montagna. «Un ennesimo scempio», «Uno sfregio ambientale», «Intervento orribile», «Obbrobrio», «Vergognoso ciò che hanno permesso di costruire», «Ferita al Lagorai», «Progetto megalomane, sproporzionato, fuori contesto», «Scellerate decisioni di amministratori privi di ogni buon senso». I commenti si sprecano, come l’indignazione e la rabbia. Si parla senza mezzi termini di «speculazione sul Lagorai».
La struttura, che si trova sulla provinciale che porta al Passo Manghen, non è più la stessa. Molti sono a favore del recupero a scopo ricettivo delle malghe: ciò però, dicono, va fatto senza stravolgerne la struttura, l’aspetto esterno, come sta avvenendo per Valsolero.
La ristrutturazione della malga, con ristorante e posti letto, rientra tra le iniziative di valorizzazione del percorso Translagorai, diventandone punto tappa. Un accordo di programma che nel 2018 è stato sottoscritto dal Comune di Telve (insieme a Scurelle per Malga Conseria, per quanto riguarda la Bassa Valsugana), che insieme a Provincia, Parco Paneveggio Pale di San Martino, Magnifica Comunita' di Fiemme e i Comuni di Canal San Bovo e Ziano di Fiemme hanno condiviso la realizzazione del progetto predisposto dalla Sat trentina.
Negli ultimi anni l’interesse per l’itinerario della Translagorai, la classica alta via che attraversa tutta la catena del Lagorai, dalla Panarotta al passo Rolle è cresciuto. Un itinerario lungo 85 km che, anche per le caratteristiche ambientali del territorio, costituisce un vero e proprio trekking. Il gruppo del Lagorai, caratterizzato dalla presenza di numerose malghe ed una fitta rete di sentieri legati all'attività silvo pastorale ma anche di origine militare, è un ambiente ancora selvaggio che, per quanto riguarda la disponibilità ricettiva gestita, soprattutto nel settore ad est del Passo del Manghen, è carente. La convinzione che la TransLagorai possa diventare un percorso in grado di attirare escursionisti e quindi benefici economici, ha portato due anni fa i vari enti a sviluppare un progetto condiviso per la sua valorizzazione. Partendo dalla maggiore criticità, ovvero la mancanza di punti tappa riservati agli escursionisti, è stato deciso di creare alcune piccole strutture ricettive in quota, intervenendo su quelle esistenti e promuovendo iniziative imprenditoriali per la loro gestione.
Per quanto riguarda Telve, valutata l'impossibilità per vincoli geologici ed urbanistici di prevedere la realizzazione di posti letto al Rifugio Passo Manghen o un bivacco nelle sue vicinanze, ci si è indirizzati verso Valsolero di Sopra, prevedendo la demolizione e ricostruzione della malga, con un aumento volumetrico per ricavare, in funzione agrituristica, un locale ristorazione ed uno spazio al piano superiore per 20 posti letto. I lavori ammontano a 750 mila euro, di cui l’85% finanziato dalla Provincia ed il rimanente costo a carico del Comune di Telve.
Nel 2019 il consiglio comunale ha deliberato il permesso di costruire, in deroga al Prg, alcune nuove stanze al primo piano della struttura di proprietà, e a fine anno si è svolta la gara d’appalto. I lavori sono a buon punto ed ora che la struttura sta prendendo forma, in molti hanno notato il grande cambiamento rispetto a prima.
Le immagini sono state pubblicate anche sul gruppo Facebook “Giù le mani dal Lagorai”, che – con oltre 13.500 membri- da qualche anno si batte contro il progetto Translagorai. «Restauro conservativo… bivacco gestito… valorizzazione… interventi rispettosi … per rilanciare il percorso della Translagorai: tutte le panzane dette in questi ultimi 2 anni dai vari valorizzatori. Hanno demolito un terzo della malga per fare l'osceno albergo. Il tutto pure in zona protetta (Zps)», spiega Alessandro Ghezzer.