Una “Residenza” nata per poter portare sollievo 

Castel Ivano. Da ieri la “San Vendemmiano” ospita anziani non autosufficienti per brevi periodi così da “dare respiro” alle loro famiglie. Sono 25 posti letto gestiti da Apsp di Borgo e Csa di Tione


Marika Caumo


Castel ivano. Nella mattinata di ieri ha aperto le porte la “Residenza San Vendemmiano”, il grande edificio che dall’alto sorveglia l’antico maniero e ha una splendida vista sulla valle. Sarà una struttura di sollievo e accoglierà per brevi periodi gli anziani non autosufficienti provenienti da tutta la regione, sollevando i familiari dall’assistenza continua dei propri cari, nella tranquillità di lasciarli in un ambiente protetto.

Ex albergo e poi struttura sanitaria e di cura privata, sono passati diversi anni dalla sua chiusura. Una lunga storia che ieri ha avuto il lieto fine. O meglio, un nuovo inizio. Rispondendo a bisogni sempre più emergenti. La pandemia Covid19 ha, infatti, portato al venir meno delle peculiarità che sempre hanno garantito continuità assistenziali, tradotte nella riduzione dei servizi socio-sanitari con la chiusura dei nuovi accessi alle residenze per anziani, sia su posto definitivo che temporaneo, costringendo i caregivers a farsi carico in toto dell’assistenza al familiare.

Per rispondere a tali necessità, l’assessore alla salute Stefania Segnana insieme all’esecutivo provinciale, ha dato il la ad un lavoro sinergico fra tutti gli attori sociali coinvolti per individuare, e rendere operativa, una struttura dedicata all’assistenza temporanea dell’anziano. Al contempo si è consolidata la partnership pubblico-privato sociale tra l’Apsp S. Lorenzo e S. Maria della Misericordia di Borgo nella persona del presidente Mario Dalsasso e la Cooperativa sociale assistenza Csa di Tione nella figura del presidente Tiziano Colotti, quest’ultima proprietaria dell’immobile Residenza San Vendemmiano. Lo scorso luglio la giunta provinciale ha individuato questa struttura quale “Rsa di sollievo” temporanea e il 24 settembre il direttore generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia, Giancarlo Ruscitti, ha rilasciato l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento di 25 posti letto di sollievo nella stessa fino a fine anno, con ulteriore proroga fino alla permanenza dello stato di emergenza sanitaria. Il lavoro di squadra messo in campo da Apsp di Borgo e Csa ha portato in tempi record alla realizzazione degli ingenti lavori di ristrutturazione dell’immobile, affidati ad imprese artigiane della Valsugana, e all’apertura dello stesso. Creando 30 nuovi posti di lavoro tra personale sanitario e non.

«La formula ha coniugato i punti di forza del privato sociale ovvero elasticità e velocità di realizzazione, con quelli del pubblico ovvero conoscenza e competenza nei servizi residenziali per anziani, riuscendo ad erogare, in tempi insperati, servizi all’avanguardia in linea con i nuovi bisogni degli anziani fragili e delle loro famiglie», spiegano Apsp e Csa.

La struttura, colorata, accogliente e confortevole, è disposta su tre piani e ospita 25 stanze singole dotate di bagno e terrazzo, ha ampio soggiorno e sala da pranzo, diversi servizi (palestra, parrucchiere, lavanderia) e un grande spazio esterno. Il tutto è stato studiato tenendo conto delle misure di sicurezza anti Covid. Da ieri ospita anziani non autosufficienti, perseguendo non solo il benessere dell’utente ma anche quello dei familiari che li accudiscono a domicilio, consentendo loro un periodo di sollievo.

L’accesso alla struttura avviene previa valutazione delle Unità valutative multidisciplinari dell’Azienda sanitaria: in particolare San Vendemmiano ospiterà un massimo di 25 ospiti provenienti dall’intero territorio regionale per un periodo di permanenza non superiore alle 3 settimane, dando così la possibilità di rispondere al bisogno di un maggior numero di famiglie.

La Residenza e la collaborazione tra Apsp di Borgo e Csa pone inoltre le basi per un futuro sviluppo di servizi, evoluti e moderni, che rispondano ai nuovi bisogni che verranno.













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