Statale della Valsugana, presentato ieri il progetto di raddoppio fra Castelnuovo e Grigno
Il governatore Fugatti: più sicurezza sulla SS 47 con tempi di realizzazione ragionevoli
TRENTO. Presentato ieri dal presidente Maurizio Fugatti e dall'assessore Giulia Zanotelli, assieme ai dirigenti e tecnici provinciali di settore Luciano Martorano e Mario Monaco, il progetto di nuova viabilità sulla statale SS 47 della Valsugana, nel tratto fra Castelnuovo e Grigno, noto per i problemi relativi alla sicurezza posti dall'intenso traffico veicolare. All'incontro, svoltosi in modalità di videoconferenza, hanno partecipato i sindaci e i consiglieri comunali di Castel Ivano e Ospedaletto.
L'opera, visto il suo interesse strategico, è fra quelle per le quali è stato nominato, in base a quanto previsto dalla legge 3/2020, un Commissario straordinario. Il fine, naturalmente, è di accelerarne quanto più possibile la realizzazione, in un momento molto complicato quale è quello attuale, a causa della pandemia.
Il Documento preliminare alla progettazione (DPP), a seguito dello svolgimento del processo di concertazione con le parti interessate, è già stato approvato, e prevede il raddoppio della viabilità, ovvero il "2+2", al fine di separare il traffico locale, che utilizzerà la vecchia statale, da quello pesante e di transito, che utilizzerà invece la nuova viabilità. Il nuovo tracciato sarà privo di incroci a raso, che rappresentano attualmente la principale fonte di pericolo.
"I criteri che hanno orientato la nostra scelta - ha detto il presidente Fugatti - sono tre: sicurezza, tempi di realizzazione, compatibilità economiche. Il progetto che è stato scelto potrà essere realizzato in circa 60 mesi, con una spesa di 86 milioni. Risulta pertanto, in base all'analisi multicriteria effettuata, sostenibile sia sul piano temporale che finanziario, tenendo conto delle risorse previste nel bilancio. L'alternativa delle 4 corsie avrebbe comportato tempi di realizzazione di circa 140 mesi, oltre dieci anni, comportando anche lo spostamento della ferrovia, oltre ad un costo quasi raddoppiato".