Soldi trentini per i lavori all’ospedale di Lamon
Primiero. E’ di 5 milioni di euro il finanziamento approvato per la ristrutturazione e la riqualificazione funzionale dell’Ospedale di Lamon. Dei 5 milioni, 4 sono finanziati nell’ambito del progetto...
Primiero. E’ di 5 milioni di euro il finanziamento approvato per la ristrutturazione e la riqualificazione funzionale dell’Ospedale di Lamon. Dei 5 milioni, 4 sono finanziati nell’ambito del progetto “Sanità del Feltrino” che si avvale dei “Fondi Comuni Confinanti”, e cioè i finanziamenti che favoriscono lo sviluppo dei territori di confine tra le regioni Lombardia e Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano, “conseguendo obiettivi di perequazione e solidarietà attraverso il finanziamento di progetti di valorizzazione e crescita economica e sociale”. Per chiarire meglio, l’intervento per l’Ospedale di Lamon, si avvale del contributo della Provincia di Trento per la somma di 4 milioni di euro, mentre 1 milione viene stanziato come cofinanziamento dalla Regione Veneto.
L’ospedale di Lamon, come quello di Feltre, è sempre stato un punto di riferimento della sanità primierotta e del Tesino questo anche prima che l’azienda sanitaria locale Feltrina assumesse l’importanza che attualmente ha per il Primiero. Negli anni ‘70 era un vero e proprio ospedale che poi nella riorganizzazione sanitaria della Regione Veneto stava per essere completamente cancellato. Allora ci fu una sorta di sollevazione da parte dei lamonesi, con la nascita di un movimento spontaneo a cui parteciparono anche i sindaci di Primiero, i quali presero parte anche ad una manifestazione davanti la Regione a Venezia, ricevuta poi dalla giunta veneta; l’ospedale, sull’onda della ribellione della popolazione, venne trasformato in centro di Recupero e Riabilitazione Funzionale, dove attualmente vengono ricoverati pazienti primierotti che hanno subito degli interventi presso gli ospedali veneti e tesini in riabilitazione.
I lavori riguardano «la ristrutturazione, riorganizzazione e riqualificazione dell’ospedale di Lamon – spiega il direttore generale Adriano Rasi Caldogno – per potenziarne e completarne le attuali attività di recupero e riabilitazione funzionale, di riorganizzare i servizi di diagnostica radiologica e di punto prelievi a servizio sia della struttura ospedaliera che del territorio pertinente la struttura sanitaria, e non da ultimo per strutturarne i servizi sanitari territoriali. L’ospedale sarà potenziato con 22 nuovi posti letto di riabilitazione e il miglioramento delle attuali attività di Recupero e Riabilitazione Funzionale. Inoltre, saranno riorganizzati i locali dei servizi di diagnostica Radiologica, i servizi sanitari territoriali e le attività socio assistenziali e sarà realizzata una Unità Riabilitativa Territoriale con 7 posti letto. L’obiettivo centrale del progetto di riordino è la “persona” sia essa utente, sia essa operatore, sia essa visitatore. L’ospedale va percepito come un luogo accogliente sia come servizi offerti, sia come spazio fisico di particolare comfort. Saranno curate la funzionalità e l’umanizzazione degli spazi». Ora si attiveranno le procedure per l’appalto dei lavori. R.B.