Social e co-housing anche a Borgo e Scurelle
Residenza assistita per anziani. L’Apsp pronta a partire con due appartamenti e con la ristrutturazione dell’ultimo piano di Casa Toniolatti, dove saranno ricavate sette stanze
Borgo e scurelle. Nuove soluzioni abitative, per contrastare le fragilità vecchie e nuove. È un innovativo approccio alla residenza assistita quello portato avanti dalla Apsp di Borgo, che da tempo sta lavorando su questi aspetti ed ora è pronta a partire con due appartamenti a Borgo e la ristrutturazione dell’ultimo piano del centro Toniolatti a Scurelle, dove la condivisione dell’abitare unita a tecnologia e domotica permetteranno alle persone anziane, fragili, parzialmente autosufficienti una vita autonoma, in sicurezza e di qualità. Con minori costi, per gli stessi utenti e la comunità in generale.
Un percorso partecipato quello voluto dal presidente della casa di riposo Mario Dalsasso e condiviso da tutto il Cda della Apsp San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia, guidato dalla direttrice Anna Gloria Corradini, che ha coinvolto il gruppo di lavoro Ausilia, un consorzio di ricerca tra Apss (Ospedale Villa Rosa di Pergine) e Università di Trento coordinato dal professor Giandomenico Nollo, i referenti dell’Apsp, la consulente tecnica Barbara Bauer, l’ingegner Grisenti, l’architetto Tellone, il Comune di Scurelle.
Alla base, come ha ricordato lo stesso Dalsasso, la consapevolezza che l’invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento dei bisogni sociali, assistenziali e sanitari, amplificato dall’emergenza Covid, necessita di immaginare nuove forme di welfare territoriale, soluzioni complementari alle Rsa, che privilegino forme autonome e partecipative di vita in micro-comunità. In particolare per la “fascia grigia”, quella dei “grandi anziani” e della parziale autosufficienza, non coperta a livello di assistenza territoriale.
«Alcuni aspetti della nostra politica sanitaria non sono più adeguati al carico demografico odierno- ha precisato Nollo- Si devono ricostruire gli ambienti, che da luoghi confortevoli con gli anni diventano ostili, in misura consona al soggetto che sta invecchiando, con progettazioni edilizie che integrano tecnologie avanzate e un’attenta analisi dei bisogni». Nollo ha anche parlato del social-housing ovvero condividere un’abitazione, dotata di servizi innovativi, e le spese, ottimizzando i costi e la qualità della vita.
«La casa di riposo non è più la migliore risposta possibile, servono soluzioni agili e differenziate per tipologia di bisogno, che sappiano coniugare qualità, tempestività nella risposta con le non sempre facili condizioni di sostenibilità economica» ha spiegato la direttrice Corradini. In tal senso l’Apsp può contare sull’esperienza decennale della Casa Soggiorno Arcobaleno, che ospita persone parzialmente autonome, grandi anziani o con fragilità. Da tre anni, come ha ricordato la responsabile della Casa Soggiorno Mirta Boneccher, si sta lavorando per ampliare la filiera dei servizi, tarati sui bisogni degli ospiti. Sulla scorta di ciò il progetto che vede la realizzazione di due unità abitative a Borgo, accanto agli uffici della Apsp, e la ristrutturazione del sottotetto di Casa Toniolatti a Scurelle. L’obiettivo è di ritardare il decadimento cognitivo. Come? Dando valore alla socialità, al co-housing che, insieme all’aspetto tecnologico permette di evitare rischi di cadute e periodi di ospedalizzazione. In questo modo si allontana l’ingresso in Rsa, con minor carico economico per la comunità e gli stessi utenti, garantendo loro una vita autonoma ed indipendente in un ambiente protetto.
Per quanto riguarda i due appartamenti, possono ospitare 4 persone e la ristrutturazione è in dirittura d’arrivo (costo totale 90mila euro). Hanno cucina autonoma, bagno e sono stati studiati per renderli flessibili in base alle esigenze degli utenti.
A Scurelle invece, come illustrato dal sindaco Fulvio Ropelato, il Comune ha messo a disposizione con contratto di comodato d’uso di 25 anni il secondo piano dell’edificio intitolato al dottor Toniolatti, che già ospita centro diurno ed ambulatori medici. Il progetto, realizzato dall’architetto Tellone, prevede la realizzazione di 7 stanze, di cui una doppia, due grandi terrazze, arredamento, domotica e tecnologie d’assistenza. Costo totale 362mila euro, inizio lavori da metà novembre.
Congratulazioni sono arrivate anche dalla Comunità di Valle tramite la sua vicepresidente Giuliana Gilli.