«Sempre concentrati sui nostri ospiti e mai sull’immagine»

Primiero. La Apsp San Giuseppe di Primiero, rimasta indenne dal contagio Covid-19, attraverso la presidente Daniela Scalet e la direttrice Federica Taufer ha voluto rivolgersi alla comunità locale...



Primiero. La Apsp San Giuseppe di Primiero, rimasta indenne dal contagio Covid-19, attraverso la presidente Daniela Scalet e la direttrice Federica Taufer ha voluto rivolgersi alla comunità locale per ringraziare tutti coloro che hanno supportato la Casa in questo periodo di emergenza con sovvenzioni in denaro, consegne di mascherine, visiere...

«Ci siamo sentiti sostenuti e supportati da parte della comunità, che ringraziamo di cuore – hanno scritto in una not– purtroppo l'emergenza Covid 19 ci sta tenendo occupati da parecchio tempo con l’introduzione repentina di una serie di cambiamenti (compartimentazione dei residenti ai piani, del personale in assistenza e procedure di lavoro nuove) non essendo possibile ignorare i rischi che il Covid 19 comporta. La conseguenza obbligata è stata, nostro malgrado, di sospendere la presenza attiva dei familiari e dei volontari, fiduciosi che comunque ci avrebbero sostenuto e aiutato a distanza, non facendo venir meno il supporto indiretto e importante per la vita dei loro cari. Abbiamo cercato di mantenere un contatto con i familiari tramite tablet e dal 15 giugno si è ampliata la possibilità di incontrare i familiari seppur con una distanza e barriere, necessarie per tutelare la salute dei residenti. Il virus è talmente difficile da gestire che qualsiasi decisione si prenda va attentamente valutata e ponderata, quindi a quanti sollecitano una decisione legata all’apertura delle strutture va detto che noi seguiamo quanto viene deciso a livello nazionale rispetto alle Linee guida dettate dall’Istituto superiore di sanità e a livello provinciale. Abbiamo disciplinato i colloqui in forma sperimentale e stiamo valutando di creare uno spazio fisico dedicato per realizzare gli incontri in sede in modalità “protetta” nel rispetto della riservatezza dei colloqui».

Poi la nota si sofferma sulla questione tamponi. «Con la periodicità indicata dalle linee guida provinciali, ogni 7-14 giorni vengono effettuati i tamponi ai residenti nella casa e al personale, c’è quindi un costante monitoraggio dello stato di salute di chi vive e di chi lavora e chi lavora vive con una doppia responsabilità: personale e professionale. L'impegno è tanto, le energie profuse notevoli, la preoccupazione elevata. La nostra linea è sempre stata quella di concentrare le nostre energie sulle persone di cui ci occupiamo e non sull’immagine, con concretezza e senza clamore, cerchiamo di fare il nostro lavoro nel rispetto dei residenti di cui ci occupiamo, anche perché con l’emergenza Covid la situazione può cambiare da un momento all'altro e per quante procedure si seguano e per quanta formazione si faccia, non è una situazione semplice da gestire». Infine i ringraziamenti. «Importante e determinante, soprattutto nella fase iniziale è stato il ruolo dell’associazione delle case di riposo Upipa nella presa in carico dell’emergenza e nel coordinamento con la Provincia«. R.B













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