«Riorganizzazione che sa di demolizione»
BORGO. San Lorenzo, nuovi tagli: una lenta demolizione in nome della riorganizzazione. Ne è convinto il consigliere provinciale Claudio Cia, che sull'ospedale di Borgo ha presentato una...
BORGO. San Lorenzo, nuovi tagli: una lenta demolizione in nome della riorganizzazione. Ne è convinto il consigliere provinciale Claudio Cia, che sull'ospedale di Borgo ha presentato una interrogazione in merito alle novità che riguardano il reparto di chirurgia/ortopedia. «Durante il notturno e i weekend fino ad oggi sono operanti in corsia due infermieri. Con la metà di aprile si prevede l’impiego di un solo infermiere coadiuvato da un operatore sociosanitario (Oss)- spiega il consigliere -. Vien da sé che un solo infermiere è in grado di assistere e monitorare contemporaneamente anche più pazienti, tuttavia è implicito che si rende essenziale un diverso approccio a seconda dei loro bisogni e criticità. Ne consegue, ad esempio, che di venerdì si operi il meno possibile per la minore assistenza garantita; questo porta ad una diminuzione dei pazienti ricoverati». Per Claudio Cia il sottoutilizzo del blocco operatorio e l’inevitabile allungamento delle liste d’attesa porterà ad abituare i pazienti a confluire su altre strutture, «così la Provincia avrà buon gioco nell’opera di lenta demolizione dell’uso del nosocomio che, di questo passo, potrebbe essere perfino chiuso». Il consigliere di Agire per il Trentino, infatti, sottolinea come nel corso degli ultimi anni si è verificata una progressiva riduzione di figure professionali all’interno del S. Lorenzo. «Sempre motivate dal raggiungimento di una migliore organizzazione e quindi di un diverso utilizzo delle risorse - prosegue-. Al sottoscritto sembra invece che si voglia progressivamente spacciare per miglioramento il graduale depotenziamento dell'ospedale, pianificato con continue e minime riduzioni di personale che, con l’andare del tempo, raggiungeranno la meta programmata da chi invece vuole arrivare alla sua trasformazione in poliambulatorio«.
Riduzioni che, conclude Cia, non collimano con gli interventi strutturali previsti sul S. Lorenzo e di cui chiede conto in merito a tempi e contributi stanziati. «Perché si depotenzia la chirurgia/ortopedia continuando a ridurre il numero delle figure professionali in turno? Quale sarà il suo destino e quello dell’ospedale?», chiede infine all'assessore Luca Zeni. (m.c.)