«Ricorreremo soltanto se ci troveremo costretti a farlo»
PRIMIERO SAN MARTINO. Stand-by. O pausa di riflessione che dir si voglia. E’ questa la situazione che regna sovrana nella frazione di Transacqua all’indomani della pubblicazione della delibera del...
PRIMIERO SAN MARTINO. Stand-by. O pausa di riflessione che dir si voglia. E’ questa la situazione che regna sovrana nella frazione di Transacqua all’indomani della pubblicazione della delibera del Comune di Primiero San Martino per la nuova lottizzazione del compendio di viale Piave dove hanno sede da una parte la ditta Brocchetto e dall’altra il negozio della Famiglia Cooperativa di Primiero. Un provvedimento che, attraverso la diminuzione dell’area commerciale utile e del conseguente numero di parcheggi necessari affinché l’attività commerciale stessa posso venir svolta, intende chiudere una querelle che dura da anni, con provvedimenti urbanistici adottati e poi annullati dai tribunali amministrativi dopo i ricorsi della ditta Brocchetto. E poi nuove delibere urbanistiche e nuovi ricorsi, taluni accolti, altri rigettati dal Tar. Ma sarà così? La lotta delle carte bollate, di avvocati impegnati a presentare ricorsi e controdeduzioni avrà termine?
Il Comune, con il sindaco Daniele Depaoli che in questi giorni ha preferito rimanere in disparte lasciando fosse la delibera a parlare, ci conta eccome. E la ditta Brocchetto?
«Aspettiamo a pronunciarci - ci ha risposto ieri Diego Brocchetto, portavoce della famiglia -. Siamo in fase di valutazione. Avevamo prodotto 13 osservazioni e analizzare le risposte del Comune è complicato. Ci vuole attenzione. Siamo in fase di valutazione. Analizzeremo il provvedimento. Ci vorrà almeno una settimana per farlo. Solo allora decideremo cosa fare. Se saremo costretti a ricorrere ancora al Tar lo faremo, altrimenti...».
Insomma, ci vorrà almeno un’altra manciata di giorni per capire se alla vicenda di viale Piave si potrà mettere la parole fine.