Il progetto 

Raddoppio statale 47: i sindaci  “nicchiano”

Valsugana. Statale 47 della Valsugana: 2+2 o 4 corsie? I sindaci per ora prendono tempo. Martedì sera a Grigno il presidente Maurizio Fugatti assieme a tecnici e funzionari della Provincia hanno...



Valsugana. Statale 47 della Valsugana: 2+2 o 4 corsie? I sindaci per ora prendono tempo. Martedì sera a Grigno il presidente Maurizio Fugatti assieme a tecnici e funzionari della Provincia hanno incontrato i consigli comunali di Grigno, Ospedaletto, Scurelle, Castel Ivano e Castelnuovo per presentare le due ipotesi per la riorganizzazione ed il raddoppio della SS47 nel tratto tra Grigno e Castelnuovo: la realizzazione di due nuove corsie, in aggiunta a quelle attuali, specificatamente destinate al transito di attraversamento proveniente da e per il Veneto, oppure la costruzione di una nuova strada a 4 corsie.

Due ipotesi

Due ipotesi progettuali alternative e diverse sia sotto l'aspetto tecnico, sia finanziario (86 milioni di euro il costo della prima ipotesi contro i 156 milioni di euro previsti per la seconda, che prevede lo spostamento di un tratto di 4 km di ferrovia lungo la retta di Ospedaletto), sia per quanto riguarda i tempi di realizzazione: 5-6 anni la prima, almeno 10 per la seconda. Infine, da non dimenticare, gli ettari di terreno che andranno consumati. «La scelta fra i due progetti dipenderà dai territori - ha affermato Fugatti - ma non vogliamo che si perda altro tempo». Stretti i tempi per decidere: a luglio il deposito definitivo dei progetti, quindi due mesi per pareri ed osservazioni. Entro fine settembre i Comuni dovranno esprimersi.

Le reazioni

Per ora alcuni primi cittadini prendono tempo e non danno indicazioni sulla scelta. «Diciamo che l’una o l’altra soluzioni vanno coniugate con alcune azioni imprescindibili. Tra due anni con la Pedemontana ci sarà un incremento di traffico dal Veneto e ciò significa minor sicurezza e maggior inquinamento: da una parte è urgente muoversi sulla Valdastico, dall’altra servono misure a tutela dei nostri territorio dall’inquinamento acustico e atmosferico» spiega Leopoldo Fogarotto di Grigno, mentre il collega di Castel Ivano Alberto Vesco precisa che prima di prendere una decisione sulle due ipotesi presentate, «Dobbiamo attendere il deposito del materiale, vedere gli studi di fattibilità e concertare la scelta con la popolazione. Fa piacere che la Provincia ci metta le mani».

Chi invece non ha dubbi, e si è esposto anche nel corso della serata, è Ivano Lorenzin, sindaco di Castelnuovo. «Alcuni mesi fa in un incontro a Trento con i sindaci, ci avevano mostrato una sola ipotesi, quella delle 2+2 corsie. Ne avevo parlato in un consiglio comunale informale, che ha bocciato questa soluzione. Meglio andare avanti con le quattro corsie. Tempi e costi che ci hanno prospettato mi paiono esagerati. Mi riservo comunque di organizzare un incontro con la popolazione per affrontare la questione» spiega. M.C.















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