«Questa giunta pensa solo ad alcune frazioni» 

Lo sfogo delle minoranze. Clima caldo a Castel Ivano dove i consiglieri di opposizione puntano  il dito nei confronti dell’operato dell’amministrazione: «Mancano coinvolgimento e dibattito»


Fabio Franceschini


Castel ivano. Un’occasione per fare il punto della situazione, ma soprattutto per informare i cittadini. Questo il proposito della conferenza stampa con cui la minoranza consiliare del Comune di Castel Ivano ha inteso porre l’accento sulla condotta sin qui tenuta dall’attuale giunta.

Non c’è dibattito

«Se c’è una cosa che sicuramente dispiace, al di là della mancanza di un effettivo coinvolgimento in quelli che sono gli affari del Comune – fa sapere il capogruppo Ezio Tessaro – è l’impossibilità di dibattere in merito a questioni che, oltre a costituire l’intelaiatura stessa del nostro programma, risultano essere di primaria importanza per l’intera comunità». «Acqua e luce in monte Lefre, viabilità, Prg unico per tutte le frazioni, bonifica agraria dei terreni oltre Brenta e futuro della nostra vecchia casa di riposo – sottolinea il consigliere Renzo Sandri – sono solo alcuni degli argomenti a noi cari da parecchio tempo e mai veramente trattati in consiglio. Unica possibilità la formalità concessa da un’interrogazione che abbiamo più volte presentato». Se a questi aggiungiamo il tanto sospirato collegamento pedonale tra Villa Agnedo e Strigno «risulta piuttosto facile – aggiunge Tessaro – capire quale sia la volontà di una maggioranza che, a distanza di circa tre anni dal suo insediamento, riteniamo non sia riuscita a garantire quel coinvolgimento promesso a inizio mandato».

Privilegiate alcune frazioni

«Uno sbilanciamento di interessi verso alcune frazioni, in particolare verso quella di Spera – fa notare il consigliere Armando Floriani – a discapito di altre ben più meritevoli di attenzione come, ad esempio, Strigno. Questo quello che emerge dall’esame dell’attività di un esecutivo che oggi si ritrova con un assessore astenuto al momento dell’approvazione del bilancio di previsione e con un altro, invece, assente senza che venga sostituito. I cittadini dovrebbero saperlo». Insomma, una direzione quella intrapresa dalla giunta guidata dal sindaco Alberto Vesco che di sicuro non ha incontrato il favore del gruppo di minoranza.

La causa scatenante

«La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso – spiega Floriani – si è avuta con il via libera all’installazione di nuova struttura fissa all’interno del parco urbano di Spera. Opera che sicuramente avrebbe avuto più senso realizzare a Villa Agnedo in quanto zona sportiva centrale del paese. Circa 280 mila euro finanziati con fondi propri del Comune che vanno a cozzare con quelle che sono le reali esigenze del territorio». Su tutte la necessità di intervenire sul Lefre finanziando la realizzazione di un acquedotto che da tempo è ritenuto indispensabile sia dalla minoranza consiliare che dai residenti. Da qui la recente idea dei cittadini di costituirsi in un vero e proprio comitato spontaneo. «Ad oggi – fa sapere Ezio Tessaro – l’unica attività eseguita da chi di dovere consiste in una semplice richiesta di allacciamento fatta pervenire al Comune di Pieve Tesino».

Non facciamo polemiche

«Quello che in definitiva vorrei rimarcare – specifica Armando Floriani – è la motivazione che sta alla base della nostra conferenza stampa. Non di certo la volontà di alimentare inutili polemiche quanto piuttosto quella di rendere partecipe la popolazione della metodologia sin qui impiegata nell’amministrazione della cosa pubblica. Invito, inoltre, tutti i cittadini ad informarsi e a prendere notizia circa i risultati dell’attuale gestione ed andamento del nostro Comune. In questo modo potranno farsi una loro idea». «Un sistema aziendalista quello messo in piedi dal primo cittadino di Castel Ivano – conclude infine il consigliere Renzo Sandri – che non tiene conto della cosa più importante: essere Comune significa essere una comunità vera e non di sicuro un’azienda».

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