Oggi l’addio di Tonadico a “Nasa”
Il funerale di Gianandera Zanin si terrà alle 14.30 nella chiesa parrocchiale
PRIMIERO. Alle 14.30 di oggi si tiene il funerale di Gianandrea Zanin, per tutti “Nasa”, morto nella mattinata di sabato mentre andava in cerca di funghi, una sua passione. Una ricostruzione compatibile con i diversi traumi riscontrati sul corpo, in particolare alla testa, fa presumere che sia scivolato rotolaando lungo un pendio per circa 40 metri, morendo sul colpo. Dal cellulare che aveva in tasca, rimasto perfettamente intatto, risulta una telefonata, sabato mattina alle 10 di un suo amico alla quale non ha risposto, come alle altre successive diverse telefonate ricevute sabato e domenica, fino alle 11.20, quando il corpo è stato ritrovato dalla nipote Katia Zanin. Gianandrea abitava da solo. Ad accorgersi che sabato sera non era rientrato a casa, era stato il fratello Mariano che abita nello stesso edificio. Non vedendo l’auto di Gianandrea e non ricevendo risposta in casa, ha avvertito i figli che hanno dato l’allarme al soccorso alpino e sono cominciate le ricerche.
La notizia della morte di Gianandrea si è sparsa rapidamente in valle e tutti hanno ricordi da raccontare. Ma quello che tutti sapevano, è come nacque il suo soprannome, “Nasa”, derivato dalla famosa agenzia spaziale americana “National Aeronautics and Space Administration”. Perché nel negozio di Gianandrea, nel centro di Fiera, si trovava di tutto, anche apparecchiature all’avanguardia per la trasmissione via radio e lui era in grado, col suo fare bonario, di aggiustare qualsiasi apparecchio. «Torna domani mattina – diceva – provo a farlo funzionare«. E ci riusciva. «Vedi che io sono della Nasa», aggiungeva consegnando l’apparecchio funzionante. Gianandrea per anni è stato il referente della Rai e delle altre emittenti per la riparazione delle antenne trasmettitrici sparse per la valle. (r. b.)