Le pietre sull’argine del Chieppena diventano sculture 

Castel Ivano, ha preso il via lungo il torrente il simposio “Pietre d’acqua”: al lavoro 7 artisti, 4 dei quali giapponesi



CASTEL IVANO. Gli scultori sono già al lavoro sulle rive del torrente Chieppena, a Castel Ivano, dalle parti della frazione di Villa, per incidere quei massi di granito che il corso d’acqua trasportò a valle durante l’alluvione del 1966. Una volta terminate, le loro opere andranno ad aggiungersi alla trentina già presenti e realizzate nel corso delle scorse quattro edizioni di “Pietre d’acqua” andando ad arricchire una sorta di galleria d’arte a cielo aperto.

Diretta dall’artista Paolo Volcan, organizzata dall’”Ecomuseo della Valsugana - dalle sorgenti di Rava al Brenta” in collaborazione con il Comune di Castel Ivano, l’iniziativa andrà avanti fino a metà mese con una serie di appuntamenti anche a Borgo e Bieno.

«Questo simposio di scultura – riflettono Volcan e l’assessore comunale Giacomo Pasquazzo – vuole riannodare il filo di una tradizione perduta, quella degli scalpellini del posto che fino a metà del secolo scorso estraevano e lavoravano i graniti di Cima d’Asta, recuperando saperi antichi e restituendoli attraverso il linguaggio dell’arte».

A partecipare a questa edizione sono sette scultori, in gran parte provenienti dal Giappone (Takeuchi Kazunori, Kawashima Keiju, Kudo Masahide e Koike Shozo) oltre all’altoatesino Mike Fedrizzi, al valsuganotto Andrea Tomaselli e all’abruzzese Fabio Mariani.

Focus sul Giappone in ricordo di don Giuseppe Grazioli, il prete (nativo di Lavis) che morì nella sua casa di Villa Agnedo (ora villa Franceschini) nel 1891 dopo aver passato la vita a cercare di alleviare le miserie della popolazione della valle. Fu proprio nel Paese del Sol levante che trovò, è importò in Trentino, il seme immune della pebrina, malattia che massacrava i bachi da seta sul cui allevamento si basava l’economia del posto.

Tra gli appuntamenti in programma, oggi alle 18 è prevista una visita guidata alle testimonianze presenti in loco della Grande Guerra e all’antica Fusina Zanghellini (ritrovo al centro sportivo di Castel Ivano-Agnedo, meglio prenotarsi telefonando allo 0461762620 o al 3403950039). Alle 21, invece, concerto per mandolini, mandola, chitarre e basso acustico lungo le rive del Chieppena, a Villa. La prossima settimana, da venerdì 13 luglio, a Borgo (Spazio Klien e palazzo Ceschi) una mostra-retrospettiva delle opere prodotte nelle precedenti edizioni di “Pietre d’acqua” mentre il giorno dopo (sabato) a Bieno, al parco fluviale (alle 18) verrà inaugurata una mostra fotografica sull’alluvione del ’66. La sera, sempre al parco (dalle 19) cena con gli artisti a 20 euro (gradita la prenotazione telefonando al 3487080235. Gran finale domenica 15 luglio al ponte di Villa, a mezzogiorno, con la presentazione dell’instant-catalogo delle opere d’arte prodotte lungo il torrente e spaghettata conclusiva. (pa.pi.)













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