Le Acli mettono d’accordo salute, benessere e cultura
I 44 “camminatori” over 50 hanno raggiunto Levico in treno e visitato la città girandola in lungo e in largo accompagnati dalla guida letteraria Luciano De Carli
LEVICO TERME . La Federazione anziani e pensionati delle Acli di Trento con 44 “camminatori” over 50, è stata in vista alla città nell’ambito del progetto “due passi in salute con le Acli” per promuovere salute, benessere, e cultura, facendo riscoprire anche ai pensionati locali, alcune delle bellezze della città. Nel loro percorso, rigorosamente a piedi, hanno visitato il parco delle Terme, Villa Speranza Goio, l’Urna Romana, i Giardini del Buon Ricordo, il Grand Hotel Imperial, dove hanno pranzato, poi Villa Paradiso con la mostra sulla storia delle acque termali, la Torricella degli Avancini, la parrocchiale del SS Redentore, dove hanno avuto anche qualche cenno sui resti di Castel Selva. Ad accompagnarli, il dirigente Fap, Walter Mosna, Floriano Mattivi, membro del direttivo Fap di Trento, con Aurelio Micheloni e Luciano De Carli, guide locali dell'associazione scrittori del Trentino Alto Adige.
«Già alla stazione – dice Luciano De Carli – abbiamo parlato della storia ultracentenaria de “la Strada Ferata” della Valsugana, ammirato il “Kafee-Buffet”, e la prospettiva del viale della stazione che Teodoro Pollacek ha voluto ai primi del XIX secolo per il progetto termale e urbanistico della Società Berlinese». Aurelio Micheloni ha forbito la vista con letture di poesie molto suggestive come, “I dorme lì al capitèlo de Prà”. Nicola Curzel del Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale della Provincia, al parco asburgico ha parlato delle diverse piante secolari, autoctone o estere, alcune “misteriose”, che l'architetto giardiniere Georg Zhiel ha fatto trasportare e sistemare entro i 12 ettari del parco termale, spiegando le virtù o la pericolosità d'ogni pianta. A Villa Paradiso il gruppo ha visitato la mostra interattiva, con la consultazione di numerose schede sulla storia termale e sulla geologia di Monte Fronte e Panarotta. Villa Sissi, con le sue sale riassestate, ammobiliate, secondo i canoni architettonici di fine Ottocento e del Liberty, ha stimolato l’appetito degli ospiti che hanno potuto godere di un menù tipico, servito all'interno delle sale del palazzo.
«Da Trento – dice ancora De Carli – ci ha raggiunto Francesca Tabarelli De Fatis dell’agenzia provinciale della famiglia per dire cosa, anche la Fap, può operare per far conoscere e implementare il loro servizio». Vista la Torricella de Avancini, e la ex loggia massonica, il gruppo ha visitato le sale della Canonica Arcipretale, entrando anche nella stanza che ospitò mons. Giovanni Battista Montini quand'era assistente ordinario della Fuci, divenuto poi papa Paolo VI. Terminata la visita alla parrocchiale del SS. Redentore, con i suoi altari laterali, due dei quali ancora della primitiva chiesa barocca dedicata ai santi feltrini Corona e Vittore, e la vetrata dietro l’altar maggiore, con l’episodio della Samaritana al pozzo, il gruppo Acli è ritornato a Trento in treno, con l’impegno di ritrovarsi per una castagnata sabato 7 dicembre assieme all'Astaa.