Il parapetto che produce energia 

L’ultima trovata di Gianenrico Sordo: sistema fotovoltaico totalmente integrato. «È il primo al mondo»


di Marika Caumo


VALSUGANA. Un parapetto fotovoltaico, totalmente integrato. «Mi sono documentato ed è il primo al mondo: ne esistono in giro ma si tratta di pannelli fissati sulle ringhiere in ferro, esteticamente non sono belli. Questo è totalmente integrato, non si vedono fili, appare come un normale parapetto» spiega Gianenrico Sordo. 46enne originario di Castello Tesino ma da anni residente a Ospedaletto, titolare di Aluray Srl, azienda specializzata nella lavorazione dell'alluminio che si occupa principalmente della produzione di parapetti con sede operativa a Calceranica al Lago. Sordo non è nuovo a idee di successo, suo infatti il brevetto di innovativi ancoraggi per pannelli fotovoltaici di cui ora è leader del settore, così come suo è il progetto di un dispositivo per evitare i contromano sulle strade. Ora il lancio di un nuovo prodotto, che per un vulcano di idee come lui non poteva che chiamarsi “Vulcano”. Un parapetto in alluminio con fotovoltaico totalmente integrato, presentato ieri mattina nello show-room che l’azienda ha al centro commerciale Shop Center Valsugana di Pergine, che si conta di lanciare a livello nazionale ed europeo.

«L’idea mi è venuta questa primavera, trovandomi a correre sulla riviera marchigiana, vedendo il sole riflettere sui parapetti degli alberghi lungo la costa. Mi sono rivolto a un azienda di Perugia leader in Italia nella produzione di pannelli fotovoltaici, studiando insieme un laminato fotovoltaico», precisa. Ne è nato un parapetto con moduli fotovoltaici mono cristallini totalmente integrati in un profilo in alluminio, in grado di produrre energia elettrica: ogni stecca (modulo) di lamina fotovoltaica produce 25 watt: 9 metri di parapetto producono 1 kw, con 27 metri si hanno 3 kw. «È stato ideato per essere istallato nelle costruzioni civili, la manutenzione è semplice e non si hanno malfunzionamenti causati da agenti esterni quali la neve o il vento, tipici degli impianti sul tetto», aggiunge Sordo, che per l'installazione si avvale della collaborazione di un’azienda di Romano d'Ezzelino.

«Ho cominciato a vendere alluminio nel ’95, agente di commercio per grosse aziende venete. Nel 2010, quando esplose il boom del fotovoltaico, vendevo agli installatori i profili di alluminio per ancorare i pannelli sui tetti. Se per le case private ci sono supporti standard, mancavano quelli per i grossi impianti fotovoltaici da posizionare sui capannoni», spiega Sordo che nel 2012 fonda Aluray, azienda che si occupa di parapetti in alluminio e ancoraggi per fotovoltaico, disegnando lui stesso il “Megafix”, un nuovo sistema di ancoraggio per fotovoltaico per i tetti piani di cui ora è leader di settore. Nel 2015 ha progettato un dispositivo per evitare i contromano, sempre più frequenti sulle strade, che va a bloccare con una sorta di airbag chi viaggia in senso contrario, senza provocare danni a veicolo e conducente.

In attesa di capire se Vulcano, ultimo prodotto in fase di brevetto, avrà quel successo che Sordo si augura, permettendo all’azienda (che ha registrato un +28% di fatturato nel 2016 e un +25 nel 2017) di ampliarsi ancora, dai 12 collaboratori attuali a 5-6 in più, acquisendo una sede più grande rispetto all’attuale, l’imprenditore non si ferma qui: «Sto già pensando a parapetti eolici».

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