Il drone che cerca dispersi e controlla le valanghe
Da ieri è a disposizione del Corpo dei vigili del fuoco volontari di Primiero Predel: «Con questa apparecchiatura siamo all’avanguardia in Trentino»
PRIMIERO . Ieri mattina è stato consegnato al Corpo dei vigili del fuoco volontari di Primiero un drone “Sniper technology” utilizzabile per tutti i servizi di protezione civile. Il drone, di notevoli dimensioni (15 chilogrammi di tecnologia avanzata), è stato consegnato ai vigili del fuoco come donazione finanziata della Comunità di Valle di Primiero insieme alle cinque amministrazioni comunali locali e quindi è a disposizione di tutti i Corpi che operano nel Primiero: San Martino di Castrozza, Vanoi e Sagron Mis.
Al momento ad avere il brevetto di operatore per la gestione del drone sono il comandante dei pompieri di Primiero, Gianni Turra e il giovane vigile dello stesso Corpo Claudio Brugnolo. Non è stato facile conseguire il brevetto di guida ed infatti i due vigili hanno dovuto seguire una serie di corsi e di stage di perfezionamento in diverse località d’Italia.
Alla consegna ufficiale e alle successive dimostrazioni di volo del drone erano presenti il presidente della Comunità di Valle Roberto Pradel, il comandante Gianni Turra e il vicecomandante Mauro Gobber, Claudio Brugnolo e i due tecnici della “Sniper Technology”.
«Possiamo affermare che con questo drone Sniper voluto dalle nostre amministrazioni locali - ha detto Roberto Pradel – siamo all’avanguardia fra i Corpi dei vigili del fuoco volontari del Trentino; droni simili ce ne sono infatti solo a disposizione del comando dei vigili del fuoco permanente di Trento. Abbiamo voluto questo tipo particolare di drone, perché oltre a poter svolgere le attività per vari servizi di protezione civile (eventi franosi, ricerca persone, controlli vari a distanza), è programmato per il controllo valanghivo e quindi - conclude Pradel - può essere messo a disposizione della locale Commissione valanghe per testare la consistenza del manto nevoso attraverso l’esplosione di cariche pirotecniche particolari».
Per l’uso combinato con il Sistema Sniper è stato sviluppato in esclusiva l’esplosivo Snp, un prodotto pirotecnico che offre tutti i vantaggi legati alla categoria di appartenenza. A differenza degli esplosivi usati comunemente per provocare onde d’urto sul manto nevoso, Snp è reperibile in tempi brevi garantendo così la possibilità d'intervento immediato.
Il drone viene gestito da due comandi: il primo con una propria telecamera di servizio, guida il drone; il secondo attraverso la visione di un’altra telecamera gestisce lo “svericellamento” e il posizionamento della carica esplosiva e quindi l’innesco in sicurezza. Il drone ha una autonomia, fornita da speciali batterie, di circa 20 minuti, può percorrere una distanza di circa 500 metri, ha un peso di circa 15 chilogrammi e deve essere manovrato sempre con guida a vista. (r.b.)
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