«Ho agito nell’interesse del nostro Comune»
Sagron Mis, il sindaco Gadenz sull’affido della gestione dell’albergo “La Baita” «Ma quale danno erariale: ci sarebbe stato soltanto senza la trattativa diretta»
SAGRON MIS. «Effettivamente il segretario ha dato parere contrario alla nostra delibera, ma io e la giunta abbiamo ritenuto di superarlo. E lo abbiamo fatto assumendo un grande atto di responsabilità. Non potevamo proprio pensare di lasciare ancora chiuso l’albergo». Risponde così, il sindaco di Sagron Mis, Luca Gadenz, in merito alla possibile querelle legata all’aggiudicazione della gestione dell’albergo “La Baita” con trattativa diretta alla Madhotel srls a socio unico (Giacomo Fumei) con sede a Primiero San Martino di Castrozza.
«Il motivo per il quale abbiamo affidato la gestione dell’albergo in modo diretto è semplice: c’era una chiara manifestazione d’interesse – spiega il sindaco -. E questo era già un buon punto di partenza. Ci siamo assunti la responsabilità di una decisione per l’estrema urgenza della situazione. Questo come diretta conseguenza della “fregatura” della prima gara d’appalto (la Promo Projec Primiero Vanoi Mis, coop sociale con sede a Canal San Bovo, che aveva vinto il bando, prima era risultata inadempiente e poi addirittura sciolta, ndr). Obiettivamente non c’erano i tempi tecnici necessari per indire una nuova gara e quindi abbiamo deciso di andare a trattativa diretta. E lo abbiamo fatto in quanto il progetto presentato e la stessa volontà del gestore di aprire l’albergo subito erano adeguati alle necessità. Ci è stato sottoposto un progetto straordinariamente bello e interessante. E rispondeva alle norme di legge previsti in casi come questo, nel quale l’assegnatario della gestione non ha potuto rispettare il contratto, mantenendo cioè le stesse identiche condizioni del precedente assegnatario del bando e, anzi, proponendo anche con leggero rialzo».
Ma poi al Comune di Sagron Mis è giunta ed è stata protocollata una seconda manifestazione d’interesse… «Vero, ma era giunta dopo e, soprattutto, era talmente generica da non aver motivi per tornare indietro. Avevamo, infatti talmente creduto nel progetto di Giacomo Fumei da decidere di proseguire a’’affido diretto. Certo, non nego che si poteva agire diversamente, ma riteniamo di aver operato con la massima correttezza e la massima trasparenza».
Poi il sindaco passa al presunto danno erariale chiamato in causa dal segretario comunale nel suo parere di diniego all’assegnazione della gestione.
«Il danno erariale lo avremmo causato al Comune non agendo come abbiamo fatto, - sbotta il sindaco -. Lo avremmo provocato non aprendo alla svelta l’albergo. La nostra azione è stata dettata dal senso di responsabilità che abbiamo nei confronti del Comune e del nostro territorio. Dopo il disastro della prima gara d’appalto con la perdita della stagione invernale e delle ferie pasquali, non potevamo assumere decisioni diverse da quelle che abbiamo preso. Se ci sono sbavature negli atti ce ne assumiamo la responsabilità e ne rispondiamo al territorio. Tornando alla seconda manifestazione d’interesse, ribadisco con decisione, che due righe di mail generiche non era possibile prenderle in considerazione. L’avessimo fatto avremmo perso la stagione estiva causando in questo caso sì una danno erariale al Comune. Crediamo fermamente di aver fatto il bene dell’amministrazione, della nostra collettività e delle casse del Comune, l’esatto opposto di quanto afferma il segretario al quale dico: il suo parere negativo se lo tenga».
Da qualcuno sono state avanzate perplessità in merito all’importo dell’affitto… «Il canone è stato oggetto di approfondite analisi per far sì che fossero adeguate ad una albergo di questo tipo. Ma, signori, siamo a Sagron Mis non possiamo chiedere più di quanto abbiamo chiesto. Abbiamo valutato attentamente la piattaforma sulla quale basare la richiesta per rendere appetibile la gestione di un albergo nel nostro territorio». (sil)