Gioacchino Trentinaglia, addio tra applausi e lacrime

Telve. Una folla enorme ha voluto salutare ieri Gioacchino Trentinaglia, “Macalaste”, il 71enne che ha perso la vita a seguito di una caduta dalla bicicletta avvenuta lo scorso 2 luglio. Presente...



Telve. Una folla enorme ha voluto salutare ieri Gioacchino Trentinaglia, “Macalaste”, il 71enne che ha perso la vita a seguito di una caduta dalla bicicletta avvenuta lo scorso 2 luglio. Presente tutto il mondo agricolo ed economico della Valsugana e tantissimi cittadini, che hanno riempito la piazza e la via attorno alla parrocchiale. Una cerimonia presieduta dal parroco don Roberto Ghetta e da don Venanzio, che hanno ricordato la vicinanza di Gioacchino e della sua famiglia alla chiesa.

A tracciare il ricordo della figura di Gioacchino è stato il cugino, in uno scritto letto da una terza persona. Da quando, ancora giovanissimo, ha iniziato ad occuparsi di agricoltura, per lui e per la comunità. Gioacchino è stato membro del 3P, il primo a costruire a Telve una stalla modello, lungimirante anche nel riconvertire l’azienda zootecnica in agricola, nel capire l’importanza dell’irrigazione, prodigandosi per la realizzazione dell’impianto.

«Fu lui, dopo l’Istituto di San Michele, a praticare la viticoltura e, consapevole che la monocoltura non era sufficiente, ha introdotto la coltivazione dei piccoli frutti, intuizione che ha fatto si che molti giovani si sono dati a questa attività, con manodopera proveniente anche dall’estero», si è ricordato. Non solo, è stato anche suonatore nella banda locale, consigliere della Cassa Rurale, presidente della Cooperativa Agricola per 25 anni, membro dell’Acav, vicepresidente di Sant’Orsola, assessore comunale. Insomma un uomo generoso ed altruista che ha fatto tanto bene. Maggiore di 9 fratelli a cui ha fatto anche da papà, sono stati proprio loro, commossi, a ringraziarlo dall’altare per la bontà e generosità dimostrata.

«Ora dormi sereno dopo tanto lavoro. Da Santa Giustina vedrai il conoide di Telve rifiorito di colture e sarai felice perché è opera tua», ha concluso il cugino, tra gli applausi. Quindi l’ultimo viaggio al camposanto, con la lunghissima colonna preceduta da tanti vigili del fuoco, vicini al figlio Silvio, comandante del Corpo di Telve. M.C.













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