“Frontiere - Grenzen”, concorso letterario in quattro lingue
PRIMIERO. La decima edizione di Frontiere-Grenzen, il Premio letterario internazionale delle Alpi per racconti brevi editi e inediti a tema libero, diventa quadrilingue: italiano, tedesco, francese e...
PRIMIERO. La decima edizione di Frontiere-Grenzen, il Premio letterario internazionale delle Alpi per racconti brevi editi e inediti a tema libero, diventa quadrilingue: italiano, tedesco, francese e sloveno. Gli organizzatori hanno, infatti, deciso l’allargamento del territorio a tutte le Regioni italiane e agli Stati europei confinanti con le Alpi: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria; Slovenia, Austria, Germania (Baviera), Liechtenstein, Svizzera, Francia (Alvernia e Provenza) e Principato di Monaco. Altra novità è l’entrata nella giuria di Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018; la giuria risulta quindi così composta: Carlo Martinelli (presidente), Helena Janeczek, Pietro De Marchi, Lisa Ginzburg e Stefano Zangrando. Inoltre è stato aumentato il monte premi: per il vincitore dei racconti editi 4.000 euro e per il vincitore degli inediti 2.000 euro. Il termine per la presentazione dei racconti: venerdì 7 giugno prossimo.
Il premio letterario Frontiere-Grenzen dalla prima edizione del 2001 si è posto l’intenzione di offrire a chi vive nelle province di Trento, Bolzano e Belluno la possibilità di esprimere e descrivere le pulsioni profonde di queste terre. Luoghi vicini geograficamente e con territori montani simili, che hanno visto però affermarsi nel tempo culture e lingue differenti, quali quelle ladine, venete, italiane e tedesche; esempio di convivenza etnica soprattutto al mondo attuale, in una realtà di persone che tra loro interagiscono, che abitano simili territori fisici e mentali, o che si spostano per rispondere a nuovi bisogni, affrontando quelle difficoltà legate al cambiamento ed alle nuove situazioni geografiche, politiche e sociali. Frontiere- Grenzen vuole cogliere la ricchezza di questa realtà composita e dare voce ad ognuno.
In questa edizione si vuole ricordare un grande amico del Premio, da tempo membro della giuria, scomparso lo scorso anno: Peter Oberdoerfer. A lui si è voluto intitolare un premio, del valore di 1.000 euro. R.B.