Ecco i BiBox, le “scatole” dove riposare e informarsi
La novità. Inaugurata sulla ciclopedonale a Tollo di Grigno l’installazione in legno di larice e acciaio, pensata per i turisti: ne verrà collocata almeno una coppia lungo le 11 piste trentine
Grigno. Rilassa, protegge, informa. Un punto informativo, di sosta ma anche di promozione turistica. Unisce vari aspetti il BiBox, la “doppia scatola” in legno di larice ed acciaio inaugurata ieri sulla pista ciclopedonale della Valsugana a Tollo di Grigno, a pochi chilometri dal confine con il Veneto. Realizzato dal Sova, Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia, si tratta della prima di una serie di installazioni che saranno collocate lungo la rete delle ciclabili del Trentino: ne è previsto almeno uno per ognuna delle 11 piste. Ad applaudire la nuova struttura, ieri mattina, erano presenti davvero molte persone, tra politici, amministratori, operatori, funzionari, tecnici e operai del Sova e, ovviamente, i ciclisti.
Un cammino di due anni
«Il tutto è partito un paio d’anni fa, abbiamo capito quanto sia importante dare informazioni e indicazioni a ciclisti e pedoni che transitano per le piste ciclopedonali- ha aperto il dirigente del Sova Innocenzo Coppola- In Valsugana pensavamo, vista la presenza di Arte Sella, a installazioni di land art, certamente visibili però poco fruibili». Ha quindi preso forma l’idea di un portale, una simbolica soglia da attraversare, elementi in legno da brandizzare con il marchio Trentino. E’ stato contattato il progettista, l’architetto Nicola Chiavarelli che in Primiero aveva realizzato qualcosa di simile. In pochi mesi, con la sinergia di tutti i servizi provinciali coinvolti (Bacini Montani, Urbanistica) e la collaborazione di Trentino Marketing e Apt Valsugana, si è arrivati alla realizzazione e posizionamento del primo BiBox.
Il perché del nome
«Deriva dal fatto che sono due scatole contrapposte, la lettera B inoltre richiama la bicicletta- ha spiegato Chiavarelli- E’ un varco, un accesso che risolve il bisogno di comunicazione e di protezione, semplice e garbato, un oggetto sostenibile e riproducibile». Due cubi in legno posizionati ai due lati della pista ciclabile. Con Chiavarelli ha collaborato anche l’ingegnere di Borgo Sandro Dandrea, in particolare per le strutture in acciaio che tengono le due “scatole” a sbalzo sui tomi arginali. La più grande funge da area sosta, per riposarsi, trovare un po’ di refrigerio e ripararsi dalla pioggia. Sui lati esterni si trovano le gigantografie in bianco e nero di luoghi simbolo del territorio: un’opera di Arte Sella e la ciclabile sul lago di Caldonazzo. «Ogni box verrà declinato su argomenti territoriali, così che anche l’utente frettoloso memorizza che c’è altro da vedere oltre la ciclabile», ha concluso Chiavarelli. Il box più piccolo invece sarà identico per le altre ciclabili e riporta informazioni specifiche sul percorso (paesi attraversati e punti sosta, con rispettive distanze) oltre ad un decalogo di buone pratiche per l’utente, sia esso ciclista o pedone. Il tutto scritto in tre lingue. Non poteva mancare il marchio Trentino.
Le ciclabili in Trentino
«Abbiamo 2,1 milioni di passaggi sui 400 km della rete ciclabile trentina, questa struttura rappresenta un punto d’appoggio per chi vi transita ed una grande fonte informativa per far conoscere il territorio e le sue attrattive», ha commentato l'assessore provinciale Achille Spinelli. Soddisfatti anche il sindaco di Grigno Leopoldo Fogarotto, l’onorevole Mauro Sutto, l’ad di Apt Valsugana Stefano Ravelli, il presidente della Comunità Attilio Pedenzini ed Emanuele Montibeller per Arte Sella.
Numerosi i ciclisti che, incuriositi, si sono fermati ad ascoltare. Da loro apprezzamenti, osservazioni («Qua è molto bella, ma in Veneto è un disastro») e anche alcune critiche sulla mancanza, in alcuni tratti, di adeguata segnaletica e sulla attesa realizzazione del tratto Pergine-Trento. «A giorni in giunta sarà portato il piano per la segnaletica della rete delle ciclabili. Il collegamento con Trento è una priorità, entro fine legislatura sarà fatto», ha affermato De Romedi dell’Ufficio ciclabili.
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