Dati, eventi e fatti storici che raccontano il Tesino
Sergio Muraro, nel volume “Sulle orme degli avi”, ha raccolto la corposa ricerca che copre otto secoli di vita nella Conca. Il primo documento citato risale al 1177
CASTELLO TESINO. “Sulle orme degli avi – Otto secoli in Tesino” è il titolo della prima fatica letteraria di Sergio Muraro, ex assessore provinciale ora in pensione, che negli ultimi anni si è dedicato ad un progetto a dir poco affascinate: ripercorrere e ricostruire le vicissitudini del proprio paese, Castello, e della propria valle, il Tesino, attraverso la ricerca di documenti e antiche testimonianze in grado di raccontare ben 8 secoli di vita comunitaria della Conca. Una lunga indagine che non solo ha condotto Muraro negli archivi parrocchiali di Castello, Pieve e in quelli diocesani di Feltre e Belluno, ma anche in quelli statali di Trento, al Landesarchiv di Innsbruck, oltre che nell’archivio Vaticano. Luoghi contenenti pergamene e documenti che rappresentano fonti inesauribili di nozioni, dati ed aneddoti riguardanti la storia del popolo tesino. Moltissimi, infatti, i manoscritti consultati e tradotti, dal tedesco e dal latino, per un lavoro certosino che lo ha tenuto occupato per più di nove anni.
«La volontà iniziale – racconta l’autore – era quella di mettere assieme la genealogia della famiglia Muraro ripercorrendo a ritroso le vicende dei miei avi generazione dopo generazione. Per molti anni, infatti, ho cercato di loro trascrivendo testimonianze di ogni sorta e riguardanti, per lo più, Castello Tesino. Un’attività che mi ha spinto a riordinare la gigantesca mole di informazioni ottenute sino a trasformare un’indagine personale in un lavoro di portata molto più ampia. Il proposito: creare un manuale che potesse racchiudere l’incredibile storia del Tesino e dei suoi abitanti».
Si parte quindi dal 1177, data del documento più antico finora ritrovato (una diatriba sui confini tra i Comuni di Castello, Cinte, Arsiè, Fonzaso e Lamon) per giungere agli inizi del ‘900. Secolo che racchiude avvenimenti definiti da Muraro «più vicini alla cronaca che non alla storia». Questo il motivo per cui l’autore non ha voluto proseguire oltre nella ricerca. Nel mezzo 800 anni di informazioni «propedeutiche ad una più autentica comprensione dello spirito e del modo di operare, della concezione della vita e della morte, della religiosità e del rapporto con il mondo, della fermezza e caparbietà della difesa dei propri diritti e degli antichi privilegi, ma soprattutto della grande saggezza nel governo della cosa pubblica da parte dei lungimiranti predecessori tesini. Senza dimenticare – aggiunge Muraro – che a fronte di una storia migratoria al maschile, il Tesino fu terrà matriarcale stante la necessità delle donne di badare, dal ‘400 e per almeno 4 secoli, a ogni aspetto della vita sull’altopiano».
«Questa raccolta di dati, eventi e fatti storici – spiega il sindaco Ivan Boso – spero diventi patrimonio di tutti i tesini, ma soprattutto, come presidente del Servizio trasporto infermi, mi sento in dovere di rivolgere un ringraziamento speciale a Sergio Muraro per aver voluto donarci 400 volumi il cui completo ricavato contribuirà a finanziare l’acquisto di una nuova ambulanza».