LEVICO TERME. A dieci settimane dalle elezioni il primo a calare la carta del candidato sindaco è il Movimento 5 Stelle, nella persona di Maurizio Dal Bianco, consigliere di opposizione nella scorsa legislatura e già candidato, per la prima volta, nel 2014, che lo annuncia in una conferenza stampa con il ministro Riccardo Fraccaro e il consigliere provinciale Filippo Degasperi. «Una conferenza stampa – ha esordito Dal Bianco – che teniamo all’aperto (nel piazzale davanti allo stabilimento termale, ndr), perché quello di avere a disposizione un locale gratuito per gli incontri politici è nelle intenzioni di governo della nostra lista. Ora come ora per averlo si deve pagare 50 euro».

Scioglie le riserve Dal Bianco che fino a l’altro ieri utilizzava sempre il condizionale riguardo a una sua ricandidatura, anche se l’incontro di inizio mese con il ministro Costa sotto l’hashtag Iosonoambiente era apparso contro le intenzioni manifeste un preludio a questa primizia da campagna elettorale fin troppo tiepida, quasi fredda come un pallido mattino di primavera ancora legato al rigido inverno.

«Andrò casa per casa – dice Dal Bianco – a parlare con la gente e a chiedere se andranno a votare oppure no. Non chiederò che votino per me, ma nel caso, il perché non vadano a votare». Ed è ancora il tema della partecipazione, il principe dei discorsi cari al Movimento, «far partecipare la gente – continua Dal Bianco – potenziando tra l’altro il ruolo delle Consulte di quartiere, dando loro la possibilità di finanziare interventi attraverso un bilancio partecipato che preveda lo stanziamento di denari là dove i cittadini pensano sia utile intervenire. Sarà sempre il Comune a scegliere la destinazione delle risorse, ma l’indicazione dei cittadini per quell’intervento che considerano prioritario sarà in cima alla lista dei problemi che la mia amministrazione intende affrontare».

Non mancano le frecciatine polemiche rivolte alle altre compagini che si stanno presentando per questa corsa al Municipio. «C’è chi parla ora – dice – di incontri con la popolazione quando negli scorsi cinque anni mai ha appoggiato le mie richieste per consigli comunali aperti; oppure altri avanzano idee, come quella di aprire un campo da pattinaggio sui campi da tennis del Parco asburgico, che io avevo portato fino a un passo dall’attuazione, ma mi si rispose che costava troppo e non se ne fece nulla».

Vantando un gruppo coeso composto anche da «esperti nei vari settori amministrativi, e che si incontra da molto tempo almeno una volta alla settimana», l’ex consigliere pentastellato dice che «tutto gira attorno al piano regolatore che la vecchia amministrazione non ha saputo disegnare in maniera coerente. È un contro senso, per esempio, nei momenti di grande afflusso turistico, far arrivare i pullman davanti alle Terme creando un punto di massimo inquinamento dove è un presidio della salute e del benessere».

Anche il programma dei 5 stelle levicensi si annuncia nelle parole del portavoce come «ricco e articolato, e su temi come l’ambiente, del tutto trascurato dagli altri, ma ancora in fase di confronto e dibattito interno, anche se allargato alla partecipazione di tutti quelli che se ne vogliono interessare». «Mi pare che – dice poi – il fatto che queste liste civiche non abbiano ancora espresso un candidato sindaco, ci riporti alle vecchie dinamiche che avevano tirato fuori dal cilindro Sartori come primo cittadino ideale, senza aver dato la possibilità a nessuno, nemmeno a loro stessi, di capire prima se davvero poteva essere la persona giusta a fare sintesi e capace di ascoltare i problemi, da qualunque parte venissero». Sostenuto dagli “amici”, Fraccaro e Degasperi, Dal Bianco si dice pronto ma, «vedremo– se questa volta la gente sarà matura per un cambiamento, altrimenti davvero per me sarà l’ultima volta che mi ci metto».