Da Siror a San Martino ora si sale in sella alla bicicletta
Primiero. Completata e percorribile la ciclopedonale con il nuovo tratto realizzato all’interno del bosco che prevede anche uno spettacolare ponte a fune per attraversare la Val dela Vecia
Primiero. Risulta praticabile l’affascinante ciclopedonale che da Siror porta a San Martino di Castrozza realizzata in mezzo ai boschi con uno sguardo attento alla sicurezza di chi la percorre: a piedi, in bicicletta, tradizionale o e-bike, con tratti in asfalto ecologico, con uno stupendo ponte a fune che attraversa la famosa, per le leggende locali, Val della Veccia.
Il progetto è stato redatto dall’ingegnere Cristina Bancher dello studio tecnico Monplan ingegneria di Fiera di Primiero e la stessa Cristina Bancher è stata incaricata della direzione lavori e contabilità finale, mentre l’ingegnere Andrea Gobber, sempre dello studio Monplan, è stato incaricato del coordinamento della sicurezza. Infine, l’ingegnere Hermann Crepaz, studio Monplan, ha curato la progettazione del ponte su funi con relativi accessi ciclopedonali per l’attraversamento del rio Val de la Vecia.
Il percorso, integrato alla viabilità esistente, consente il collegamento degli abitati del fondo valle primierotto e San Martino di Castrozza con mountain bike e a piedi. Fino ad oggi lo spostamento in bicicletta dal fondovalle a San Martino era possibile soltanto percorrendo la trafficata strada statale SS 50 del Passo Rolle o, in alternativa, percorrendo impegnative strade sterrate e sentieri che dalla Val Canali o dalla località “Dagnoli” si dirigono verso San Martino rimanendo in quota.
Il nuovo percorso ciclopedonale, si sviluppa in sinistra orografica del torrente Cismon lungo i pendii boscati posti tra la località Civertaghe, a monte, e la Val de la Vecia, a valle. L’idea di partenza era di sviluppare del rete ciclopedonale per il collegamento tra Siror e San Martino prevedendo l’utilizzo della viabilità esistente lungo il corso del torrente Cismon a monte dell’abitato di Siror. Il percorso dalla località Molin, punto di arrivo dell’attuale pista ciclabile del fondovalle, percorre la strada asfaltata che costeggia l’argine del torrente Cismon per una lunghezza di circa 2,5 km.
Il percorso, come spiega la progettista ingegner Cristina Bancher, «ha una larghezza utile pari a 2,5 m ridotta a 2,0-2,2 m in alcuni brevi tratti a causa di interferenze con le strutture esistenti. Circa 200 metri di sentiero sono stati realizzati lungo un nuovo tracciato, mentre i restanti 230 metri sono stati ricavati lungo la traccia esistente ormai in disuso ampliandola ed apportando modifiche al suo profilo longitudinale. Nella definizione del tracciato si è cercato di limitare la pendenza longitudinale al fine di agevolare il transito dei ciclisti e limitando a brevi tratti pendenze più impegnative». R.B.