Cure palliative, parte il progetto nella Rsa
PRIMIERO. Un progetto per l’avvio delle cure palliative agli ospiti non oncologici delle case di riposo di Feltre e Canal San Bovo. Entro quattro mesi l’associazione Mano Amica, l’azienda Dolomiti, e...
PRIMIERO. Un progetto per l’avvio delle cure palliative agli ospiti non oncologici delle case di riposo di Feltre e Canal San Bovo. Entro quattro mesi l’associazione Mano Amica, l’azienda Dolomiti, e le due case di riposo elette per la fase sperimentale, dovranno elaborare un piano operativo per la formazione specifica del personale sanitario. Un’iniziativa nuova che potrebbe anche godere di un possibile finanziamento esterno. L’Usl Dolomiti ha appena deliberato l’avvio di questa fase. Spetta ora al distretto sociosanitario convocare gli attori per redigere il progetto.
Un progetto nato su input di Mano Amica, presieduta da Paolo Biacoli, e concepito sul presupposto che solo a fine 2017, i malati senza possibilità di guarigione rispetto ad altre gravi malattie che non sono il cancro, e che hanno potuto accedere alle cure palliative sono arrivati a una cinquantina, su 340 pazienti affetti da malattia oncologica in cura al servizio. La stima è che il numero è destinato ad aumentare sensibilmente, sia al domicilio che nella case di riposo. E l’impegno di Mano Amica e dell’Usl Dolomiti, che ha sottoscritto un altro protocollo con il sodalizio, è quello di garantire le cure palliative anche agli anziani che risiedono nelle case di riposo.
L’associazione Mano Amica metterà i fondi per l’avvio sperimentale e i formatori, le case di riposo metteranno il personale a disposizione e la volontà di garantire le migliori condizioni di fine vita a chi è malato perché molto vecchio e affetto da polipatologia. Insomma, anche in questo caso si fa valere il modello Feltre, pioniere di un ospedale e ora anche un territorio “senza dolore”, i cui padri fondatori di vent’anni fa sono Gino Gobber Cristina Luise e Albino Ventimiglia ed è portato avanti dall’attuale responsabile Roberta Perin.
È stato riconosciuto ed apprezzato anche da Roberto Pradel, presidente della Comunità di valle Primiero e Vanoi, che in occasione del forum di Mano Amica di novembre, aveva auspicato fosse «messo a regime anche nella seconda casa di riposo di Primiero».
In accordo con la direzione generale dell’Usl 1 Dolomiti, il sodalizio è pronto a sostenere finanziariamente l’estensione di questo innovativo progetto in un ambito aziendale più vasto. A dicembre dell’anno appena trascorso, è stata rinnovata la convenzione con l’associazione Mano Amica, «al fine di valorizzare e consolidare sul territorio i percorsi già avviati per le cure palliative domiciliari e in hospice», come si evidenzia dalla dirigenza Usl Dolomiti.