PRIMIERO. Andrea Gasparini ha pubblicato il suo secondo libro e i primierotti apprendo per la seconda volta di aver “cresciuto” un giovane scrittore. Perché Andrea è nato sì a Treviso nel 1988, ma ha vissuto fino a qualche anno fa a Tonadico, con la mamma Angela Brunet, lei sì molto conosciuta in paese, dopo la morte del papà per un incidente quando lui era in tenera età. Ha frequentato le scuole dell’obbligo a Primiero e poi le superiori a Feltre, andando poi a iscriversi alla facoltà di lettere di Padova dove si è laureato. Ora risiede a Bologna dove insegna. I suoi compagni lo ricordano bene, anche per la sua esuberanza ed allegria e soprattutto per le sue meditate e mai banali battute. E bisogna dire che i suoi due libri traggono proprio da questo suo carattere, la linfa per produrre una scrittura originale, impregnata di un sano cinismo e che grazie alla grande verve ironica e sarcastica riesce a farsi leggere con grande piacere.

Il suo secondo libro, che si può trovare nelle librerie e cartolerie di Primiero, ha come titolo “Coràio!” (ed. Alter Ego, Viterbo), una sorta di appello ad avere coraggio, nonostante tutto. Perché i protagonisti della storia raccontata di coraggio per andare avanti ne dovono avere a iosa. Vengono, infatti, raccontate vicende che si possono rifare alle commedie all’italiana delle migliori tradizioni, cariche di umorismo surreale, di ironia graffiante, sarcastiche, quasi irriverenti, anche poco “politically correct” e con la voglia di scandalizzare, il tutto comunque con una scrittura brillante, “scoppiettante”, accattivante e leggibilissima.

Anche la critica mette in luce queste caratteristiche. «Con questa commedia grottesca - scrivono -, ci troviamo di fronte a un classico esempio di prodotto impegnato, tutt’altro che retorico, redatto con leggerezza e passione. “Coràio!” è una favola moderna e agrodolce; tra le sue pagine trovano spazio la poesia, l’indignazione, l’ironia, il surreale e momenti di profondo lirismo, in un’armonia di giochi a rincorrersi che l’autore si diverte a creare sia col lettore che in termini di struttura ed equilibrio tra le parti».

Un bel libro da leggere e da regalare. (r.b.)