Borgo. «Gli strumenti di controllo per l’Acciaieria vanno implementati». A sollevare la questione, dando questa indicazione, è la consigliera provinciale della lista Futura 2018, Lucia Coppola, che in un’interrogazione al presidente Maurizio Fugatti riprende il problema delle emissioni, facendosi portavoce, riportandone i dati rilevati, dell’associazione ValsuganAttiva. «L’acciaieria di Borgo, attualmente gestita dalla Borgo Valsugana Steel (Bvs) di Acciaierie Venete Spa, fonde (secondo i dati forniti dall’associazione ValsuganAttiva) rottami ferrosi con una capacità produttiva di 800.000 tonnellate l’anno, provenienti principalmente da fuori provincia e trasportati su gomma- scrive la consigliera Coppola nella sua interrogazione, e prosegue -. È purtroppo nutrita la documentazione di frequenti emissioni non filtrate (diffuse/fuggitive) che ha talvolta dato luogo all’irrogazione di provvedimenti sanzionatori da parte di Appa/Sava, si è assistito a superamenti del valore limite di emissione di mercurio nel 2018, nel 2016 e nel 2014».

Episodi non isolati che, secondo Coppola, indicano la necessità di maggiori strumenti di controllo per una maggiore informazione e trasparenza verso la popolazione.

In tal senso la consigliera chiede alla Provincia se si intenda prevedere l’installazione: di strumenti analizzatori in continuo di mercurio nelle due emissioni principali dello stabilimento, di un sistema di videosorveglianza gestito da Appa in aggiunta a quello aziendale attualmente in funzione e di deposimetri sul tetto dell’acciaieria («Come già più volte richiesto dal sindaco di Borgo e dalle associazioni», aggiunge Coppola) affinché sia possibile la caratterizzazione chimica, morfologica e dimensionale delle polveri diffuse e convogliate.

Infine la richiesta della cadenza mensile delle rilevazioni e la pubblicazione sul sito della Provincia di tali dati. M.C.